Il sindaco: "Faremo di tutto perché non accada mai più"

Il cordoglio per la morte del quarantenne. Negli anni scorsi ci sono stati interventi sulla pavimentazione usurata, non sulla ringhiera

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"La notizia dell’incidente in cui ha perso la vita Andrea Elifani lascia tutti noi sgomenti. Ai suoi familiari rivolgo le mie più sentite condoglianze. Saranno accertate le dinamiche di questo triste accadimento, nel ricordo di Andrea e nel rispetto della sua famiglia e di tutti i milanesi. E faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità affinché certi eventi tragici non accadano mai più". Così ieri il sindaco Giuseppe Sala ha espresso in una nota il suo cordoglio per la morte del quarantenne precipitato venerdì dal ponte di ferro che sorvola il Naviglio Martesana. Secondo i primi accertamenti dei vigili, Andrea era appoggiato alla balaustra quando il tubolare superiore che lo sosteneva si sarebbe staccato all’improvviso: il quarantenne, a quel punto, ha perso l’appoggio ed è caduto all’indietro da un’altezza di poco più di tre metri, davanti agli occhi dei suoi amici. L’impatto con il pavè è stato devastante, come confermato da alcuni testimoni: Andrea è rimasto a terra immobile, con una profonda ferita alla testa. I primi a intervenire sono stati gli agenti di una pattuglia della polizia locale che si stavano recando in via Gioia 177 per una sosta vietata davanti a un passo carraio; poi sono arrivati gli altri colleghi per avviare gli accertamenti investigativi e transennare l’area.

Nel frattempo, i sanitari del 118 hanno trasportato Elifani al Niguarda, ma purtroppo non c’era più niente da fare: troppo grave il trauma cranico. Ora sarà un’inchiesta della Procura ad accertare le responsabilità: per adesso si sa che la competenza su quel ponte, e di conseguenza sugli eventuali interventi di manutenzione, spetta all’amministrazione. "Chiederò al Comune di verificare la stabilità di tutti i manufatti del Municipio – dice a tal proposito Samuele Piscina (Lega), presidente del Municipio 2 –. È assurdo che una persona muoia a 40 anni perché una balaustra non regge: ci vuole un controllo e la certezza che la manutenzione sia eseguita regolarmente. Quel ponte era percorso da famiglie tutti i giorni. Preciso che non è in carico al Municipio 2 ma al Comune. Nel corso degli anni, l’amministrazione ha effettuato degli interventi sulla pavimentazione che è in legno e che si era usurata: sarebbe stato il caso di fare un controllo totale. Al di là della pavimentazione, non ci erano mai arrivate segnalazioni sulla ringhiera, ma è difficile che un cittadino possa accorgersi di un problema a una sbarra: ci vuole un controllo tecnico". Nicola Palma

Marianna Vazzana

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