Il santuario di Dairago taglia il traguardo dei 500 anni di storia

La comunità del borgo ha celebrato la ricorrenza ripercorrendone le vicende d’arte e devozione

Fede, tradizione, arte in armonia. Per il santuario della Madonna in Campagna di Dairago è un anno dorato. Il luogo sacro si appresta infatti a tagliare il traguardo dei cinquecento anni di storia. Cinque secoli in cui il santuario è stato uno degli orgoglii della piccola comunità e un gioiello di devozione autentica. La ricorrenza è stata celebrata ieri sera nella serata che ne ha ripercorso le vicende storiche. L’edificio sacro vide la luce nel 1522 per iniziativa di Bernardino Casati, personaggio molto in vista della realtà dairaghese. Vi si trovano, tra gli altri, un affresco dedicato alla Madonna del Latte e dipinti di Santi realizzati trent’anni dopo l’inaugurazione. Per successive tappe sarebbero poi arrivati la sacrestia voluta da Giovanni Battista Corte e dedicata a “Dio ottimo massimo“ e gli affreschi del pittore Carlo Pargoletti di Borsano, vissuto negli anni Trenta del secolo scorso. Il campanile è del 1946 e gli ultimi interventi di restauro furono eseguiti nel 1983.

L’affresco della Madonna del Latte, risalente al XV secolo e originariamente collocato nella chiesa longobarda dedicata a San Nazaro, è oggi la pala dell’altare del santuario. Si tratta di un affresco strappato di 130×70 centimetri che raffigura la Madonna seduta su un trono in legno, vestita con tunica rossa e mantello blu-azzurro mentre allatta il Bambino, il quale indossa una tunica verde decorata con fiordalisi e tiene la mano destra alzata nell’atto della benedizione mentre nella sinistra ha invece un cardellino.

Cristiano Comelli

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