ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Il progetto dello stadio del Milan. San Donato pronto per la variante

Il sindaco illustra l’iter urbanistico ai consiglieri mentre il comitato del "no" manifesta fuori dal Comune

Un parco tematico per bambini e famiglie, ma anche un auditorium da 3 mila posti per spettacoli ed eventi culturali. Nelle intenzioni, ci sarà anche questo a corredo dello stadio del Milan a San Donato, un impianto sportivo da 70 mila posti (distribuiti su due anelli) che il Diavolo punta a realizzare nell’area San Francesco, un ex sito agricolo di 300 mila metri quadrati alla periferia della città. Accanto all’arena, e ai relativi parcheggi, troveranno posto una serie di funzioni collaterali, compresi negozi, ristoranti e il Museo della squadra, con una galleria d’immagini e cimeli.

Intanto l’ipotesi dello stadio continua ad accendere il dibattito, dividendo l’opinione pubblica tra favorevoli e contrari. Alle 18.30 di ieri, mentre in Comune il sindaco Francesco Squeri e i tecnici dell’ente illustravano ai consiglieri comunali, a porte chiuse, l’iter procedurale legato alla richiesta di variante urbanistica avanzata da Sportlifecity (società acquisita al 90% dal Milan), all’esterno del Municipio il comitato "No stadio" ribadiva con un sit-in la propria contrarietà all’impianto.

"Se realizzato, lo stadio avrà un impatto ambientale e paesaggistico massiccio in un’area, che per altro, è poco lontana dall’abbazia e l’antico borgo di Chiaravalle": riassume così i motivi della protesta Annalisa Molgora, tra i referenti del comitato. "La viabilità cittadina verrà stravolta – aggiunge –. Inoltre, temiamo problemi di sicurezza e ordine pubblico legati ai flussi in arrivo, in concomitanza con partite ed eventi". Con le stesse motivazioni il fronte del "no" ha già organizzato negli ultimi mesi manifestazioni e assemblee pubbliche, promuovendo anche una raccolta di firme, che è arrivata a sfiorare le 3mila adesioni. "La petizione è uno strumento di democrazia partecipativa che riteniamo fondamentale – osserva Molgora -. Lo stesso slancio partecipativo sembra invece mancare al Comune, che aveva annunciato una campagna informativa tra i cittadini, ad oggi ancora di là da venire. Ci aspettiamo un reale processo di coinvolgimento della popolazione, e non una spiegazione a cose già fatte".

Dei nuovi impianti sportivi di Inter e Milan, e del futuro di San Siro, si parlerà anche stasera alle 18.30 in viale Pasubio 14 a Milano nell’ambito dell’incontro "Tre stadi per Milano?", organizzato dal circolo Lato B. I relatori sono Lucia Tozzi, studiosa di politiche urbane, e Christian Novak, docente di urbanistica al Politecnico di Milano. Tra l’altro, proprio negli ultimi giorni il dibattito si è arricchito di un ulteriore elemento: ci si chiede se il ricorso del Comune di Milano contro la scelta di vincolare il secondo anello di San Siro possa in qualche modo rimescolare le carte, o se al contrario Milan e Inter proseguiranno coi loro progetti rispettivamente a San Donato e Rozzano.