Il Pd contro il Cpr di via Corelli: va chiuso e usato per i senzatetto

Sopralluogo dei dem Majorino e Giungi nel Centro per i rimpatri "Attualmente ospita 24 persone. Andrebbe utilizzato per altri fini"

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"Il Centro per i rimpatri di via Corelli va chiuso". Parole dell’europarlamentare del Pd Pierfrancesco Majorino, che ieri mattina, insieme al consigliere comunale dei dem Alessandro Giungi, ha effettuato un sopralluogo nel Cpr (Centro di permanenza per il Rimpatrio) per i rimpatri. Majorino, dopo la visita, spiega che il Cpr milanene "è un ibrido insensato che non serve a rendere più efficaci le espulsioni e i rimpatri, concentra negli stessi luoghi persone dalle biografie e dalle condizioni molto diverse, non aiuta, nonostante il lavoro di enti e operatori coinvolti, ad affrontare in maniera adeguata le problematiche riguardanti il disagio psichico e le dipendenze concernenti alcuni degli ospiti". L’eurodeputato aggiunge che "la struttura, che attualmente ospita 24 persone, in ragione di interventi di ristrutturazione in corso, che in futuro arriverà ad ospitarne un numero maggiore, potrebbe essere impiegata in modo più efficace diventando un luogo per senzatetto italiani e stranieri presenti nella città di Milano". Giungi ricorda che "già nel novembre del 2018 il Consiglio comunale ha chiesto con un odg che il Cpr di via Corelli non aprisse ma venisse destinato a luogo di accoglienza per le famiglie milanesi in emergenza abitativa. Nulla però è stato fatto in tal senso dai vari Governi che si sono succeduti. Ma continueremo a parlare dell’incostituzionalità della detenzione amministrativa".

M.Min.

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