Milano, i corsi serali per adulti diventano diurni: prima classe al Bertarelli

Dalle mamme ai lavoratori turnisti: nelle aule di corso di Porta Romana la prima classe di adulti al mattino. Già oltre venti alunni, iscrizioni ancora aperte. Si parte con il commerciale e si punta ad allargare l’offerta

di Simona Ballatore

All’istituto Bertarelli-Ferraris di Milano il “serale“ diventa anche diurno: a sperimentare la nuova formula è una terza dell’indirizzo servizi commerciali. Iscrizioni aperte fino al 31 ottobre, ci sono già 22 pionieri sui banchi. E il prossimo obiettivo è quello di ampliare l’offerta anche al corso turistico. "Tutto è nato da un’esigenza del territorio – spiega la collaboratrice del dirigente scolastico al serale, Maria Butticè -. Per l’istruzione degli adulti facciamo parte di una rete, che ha come referente il dirigente del Cpia5 Pietro Cavagna. Insieme ci siamo resi conto che l’utenza è cambiata negli anni. L’idea iniziale è stata quella di soddisfare soprattutto l’esigenza di alcune donne arabe che, per problemi famigliari, non potevano studiare fino a tarda sera". Dopo due anni di studio al Cpia desideravano però conquistare il diploma. Alle loro iscrizioni, man mano, se ne sono aggiunte molte altre. "Ci siamo trovati di fronte a una realtà più grande, che non ci aspettavamo – sottolinea Butticè –. il mondo del lavoro è cambiato: si sono iscritti tanti giovani uomini che studiano al mattino perché hanno i turni pomeridiani o serali al lavoro. Ci sembra importante dare a loro questa chance". Anche gli orari sono stati pensati per gli adulti: si entra alle 9 per dare il tempo a chi ha figli di accompagnarli prima a scuola. Riduzione del monte ore, pari al 70% dei corsi corrispondenti, come previsto dal ministero, l’ultima campanella suona alle 14. "Credo che un dirigente scolastico debba avere anche un ruolo di leadership educativa e debba essere in grado di intercettare i bisogni del territorio – commenta il preside Federico Militante, che ha preso il timone del Bertarelli-Ferraris da questa estate –. Ho accolto con entusiasmo questo progetto che risponde a esigenze concrete, abbracciando ambito professionale, familiare e sociale, ed è frutto di un’offerta formativa “tailor made“, ritagliata sulle persone, personalizzata e inclusiva. In linea anche con una richiesta crescente da parte degli adulti di apprendimento lungo tutta la vita: siamo tutti chiamati a non smettere mai di imparare".

Tra i pionieri c’è Esha Reetou, 18 anni, che è nata a Palermo. " I miei genitori sono originari delle Mauritius, ci siamo trasferiti a Milano quando avevo 12 anni. Mio papà ha avuto dei problemi all’anca, lavorava solo mia madre. il primo anno a scuola è stato traumatico per colpa dei bulli. L’anno successivo mi hanno mandato a studiare alle Mauritius. Mi mancava troppo mamma, che era rimasta qui per lavorare, così nel 2020 sono tornata". Ma la sua licenza di terza media non era riconosciuta qui. Così ha ricominciato a studiare al Cpia ed è approdata al diurno del Bertarelli. "Abito a Binasco, la sera sarebbe stato complicato per me, anche per i trasporti – spiega –. Mi trovo strabene qui, c’è un’atmosfera che ti invoglia a studiare e ci sentiamo molto parte della scuola. Essere i primi a fare questa esperienza, che sarà poi a disposizione di altri, ci sta dando una carica in più. Nella mia classe, poi, c’è il mondo: storie, età e origini diverse. È bellissimo". Esha si sogna già all’università dopo il diploma: "Vorrei diventare prof di letteratura inglese".

In aula c’è anche Fraddy Orlando, 24 anni, che è arrivato in Italia dal Perù poco prima di diventare maggiorenne. "Ho raggiunto mia mamma in vacanza, non la vedevo da 10 anni, e sono riuscito a restare qui - racconta -. A casa avevo studiato Psicologia per due anni. Ho continuato con un’università online che però poi ha perso iscritti". Ha lasciato, stava per rientrare in Perù, ma la pandemia ha cambiato i piani. Ha frequentato il Cpia di Famagosta e adesso è in terza al Bertarelli. "Sono uno che si dà da fare, che quando manca il lavoro se lo crea – racconta –, dalla guardia dei negozi alla cura degli anziani con mia mamma. Intanto però voglio studiare e dopo questo diploma commerciale punto all’università". Mentre cominciano le lezioni per i “ragazzi“ della terza diurno, continuano a lievitare pure le iscrizioni ai corsi serali, indirizzo commerciale e turistico, che lo scorso anno si sono chiusi con circa 250 studenti.

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