REDAZIONE MILANO

I glucometri su tutte le ambulanze

A partire dal 2 dicembre, 21.000 soccorritori in Lombardia avranno glucometri sulle ambulanze per valutare la glicemia dei pazienti, migliorando la diagnosi e l'assistenza sanitaria.

I glucometri su tutte  le ambulanze

A partire dal 2 dicembre, 21.000 soccorritori in Lombardia avranno glucometri sulle ambulanze per valutare la glicemia dei pazienti, migliorando la diagnosi e l'assistenza sanitaria.

Da lunedì 2 dicembre i venticiquemila soccorritori sulle ambulanze che garantiscono i trasporti sanitari d’emergenza in Lombardia avranno lo strumento per misurare la glicemia: Areu sta dotando tutti i mezzi di soccorso di base convenzionati con oltre 500 glucometri e formando gli operatori del 118 a utilizzarli con un corso che ha l’imprimatur della federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi).

Perché può essere così importante utilizzare il glucometro già sull’ambulanza? Perché le variazioni della glicemia, spiegano dalla Regione, possono simulare i sintomi di un ictus cerebrale, portando a un’errata ipotesi di diagnosi iniziale: in circa l’8% dei casi persone con un sospetto ictus hanno quadri clinici legati, in realtà, a sbalzi glicemici. Il glucometro "potrà permetterci di inquadrare meglio il bisogno di cura dei pazienti - sottolinea l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso –. Con una semplice goccia di sangue potremo avere un parametro prezioso per usare ancora più accuratamente le risorse ospedaliere, indirizzando il paziente al trattamento più appropriato".

Anche perché, spiega il direttore generale dell’Areu Massimo Lombardo (nella foto), la misurazione della glicemia "l’abbiamo inserita formalmente nella procedura per la valutazione del paziente. Questo è praticamente un unicum in Italia, se non altro perché l’iniziativa è codificata ed estesa a tutte le ambulanze operative in Lombardia e ci permette di fornire ai soccorritori strumenti sempre più efficaci per l’inquadramento precoce e più appropriato del paziente direttamente sul campo", aggiunge il dg ringraziando "le associazioni di soccorso senza le quali non sarebbe possibile arrivare a questo livello di assistenza".

Gi.Bo.