"Gli errori sulle buste paga non esistevano". Così Lgd bolla l’avvio della vertenza con i Sì Cobas che poi inizio non era. "È cominciato tutto ad agosto con la richiesta di integrare ulteriormente il contratto nazionale che applichiamo regolarmente e al quale aggiungiamo già altri benefit", spiega la dirigenza della cooperativa del movimento merci alimentare al centro da mesi di un duello con la sigla sindacale. "I nostri magazzinieri guadagnano 2mila euro netti al mese per 6 ore e mezzo di lavoro al giorno, abbiamo un premio di produttività che con un minimo sforzo permette di integrare lo stipendio da 200 a 600 euro mensili, ticket restaurant e pausa mensa pagata. Se questo è schiavismo. Siamo stati accusati ingiustamente e anche minacciati - dice il presidente Giuseppe Ghezzi (nella foto) -, ma la realtà, documenti alla mano, è questa. Siamo una delle poche aziende trasparenti del settore, valorizziamo il personale e non abbiamo mai messo in discussione alcun diritto. Siamo stati ripagati con un attacco ingiustificato, privo di fondamento, al quale speriamo, per il bene di tutti, di mettere presto fine".
Bar.Cal.
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