ANDREA GIANNI
Cronaca

Giochi e Pnrr, intesa sul lavoro: "Tavoli su appalti e sicurezza". Più occupazione, ma è precaria

L’accordo fra Comune e sindacati sulle due grandi partite: confronti e provvedimenti condivisi. Allarme della Uil: a Milano più posti per il boom di contratti a termine e intermittenti.

Giochi e Pnrr, intesa sul lavoro: "Tavoli su appalti e sicurezza". Più occupazione, ma è precaria

Regolarità degli appalti, "salute e sicurezza" sul lavoro, sviluppo di una "buona occupazione" legata alle due grandi partite che si stanno giocando a Milano: le Olimpiadi invernali del 2026 e il Pnrr. Sono gli obiettivi al centro di un’intesa, firmata ieri, fra il Comune e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che si inserisce nella cornice del protocollo che fu varato in occasione di Expo 2015, del "protocollo per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture" siglato nel 2022 e del Patto per il lavoro. Sono stati istituiti quindi tavoli di confronto, che verranno convocati entro settembre coinvolgendo la Città metropolitana e la Fondazione Milano Cortina. Al vertice, a Palazzo Marino, hanno preso parte tra gli altri gli assessori Alessia Cappello (Politiche del Lavoro), Martina Riva (Sport) e Giancarlo Tancredi (Rigenerazione urbana), i segretari generali milanesi Luca Stanzione per la Cgil, Carlo Gerla per la Cisl ed Enrico Vizza per la Uil. Il primo tavolo è relativo ai progetti e interventi ammessi dal Pnrr e alle ricadute nei territori coinvolti; il secondo riguarda invece i Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026. Un’intesa che si inserisce in un contesto di dati sull’occupazione a Milano che fanno suonare un campanello d’allarme.

Dall’ultimo rapporto Uil su dati Inps relativi ai primi tre mesi dell’anno emerge infatti che "il mercato del lavoro in Lombardia è sempre più precario". Il saldo tra nuove assunzioni e cessazioni nella Città metropolitana nel trimestre, benché positivo con un totale di 29.387 nuovi posti di lavoro, vede un calo dei rapporti a tempo indeterminato (-320) e una crescita di forme contrattuali meno stabili: +20.949 per il lavoro a termine, +2.748 per l’apprendistato, +430 per gli stagionali, +99 in somministrazione e +5481 per l’intermittente. "È particolarmente preoccupante la situazione dei giovani fino a 29 anni – spiega il segretario Uil Milano Salvatore Monteduro –. Ci troviamo davanti a una precarizzazione del lavoro giovanile, che compromette la possibilità di una stabilità economica e professionale per le nuove generazioni". Un allarme lanciato dal sindacato che, ieri, ha inaugurato in via Civitali 9 a Milano un nuovo sportello Caf in collaborazione con la Flei, la federazione dei lavoratori egiziani in Italia.