Gli ultimi trucchi dei ladri, fili e colla per segnare le case / FOTO

Mini congegno quasi invisibile tra stipite e porta. Se resta intatto sono alte leprobabilità che i proprietari siano fuori città

Furti

Furti

Milano, 16 luglio 2018 - Fili sottilissimi e quasi invisibili, incrociati e incollati tra lo stipite e la porta d’ingresso. L’ultimo trucco dei manolesta sia per marcare le case da svaligiare e sia per sapere quasi con certezza se l’appartamento preso di mira è al momento senza proprietari. Come? Se i fili sono a posto dopo ore o giorni, significa che nessuno in quel lasso di tempo ha spalancato la porta né ha staccato volontariamente quel groviglio. Altissime le probabilità che i residenti siano furi città. Ergo: via libera. Una strategia notata dalla polizia nei giorni scorsi, messa in pratica dai ladri che hanno colpito in via Venini, tra la zona della stazione Centrale e viale Monza. Ad accorgersi del colpo messo a segno nell’alloggio di un condominio è stata la custode del palazzo in questione che ha notato la serratura danneggiata. Molto strano, poi, che nelle stanze ci fossero luci accese, sapendo che la proprietaria non fosse in casa. E quando ha visto le camere a soqquadro non ha avuto dubbi sul passaggio dei ladri. Così ha lanciato l’allarme. Succedeva venerdì 13. Sul posto, i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale guidati dalla dirigente Maria Josè Falcicchia e del commissariato Greco-Turro coordinati dal vice questore aggiunto Angelo De Simone. Il bottino è ancora da quantificare. La proprietaria di casa ha raccontato di aver chiuso la porta di casa attorno alle 20 di giovedì. Il giorno seguente è stato scoperto il furto. E allo sguardo degli agenti non sono sfuggiti i fili e la colla sull’uscio: un segno lasciato non solo sulla porta dell’alloggio visitato dai topi d’appartamento ma anche su altri vicini, “segnati” con quel metodo uno dopo l’altro. Evidentemente l’intenzione era quella di ritornare a svaligiare pure gli altri.

Occhi aperti, come ogni estate e come ogni periodo di festività. Si sa, sono questi i momenti d’oro per i malviventi che cercano oro, soldi, pc, cellulari e altro da arraffare nelle case altrui. I furti in appartamento restano tra i reati più odiati dai cittadini perché da mettere in conto, accanto alla perdita degli oggetti che vengono sottratti, c’è soprattutto la violazione del proprio spazio privato. La guerra ai manolesta è sempre aperta. I dati mostrano che il fenomeno è in calo: -15,89 per cento confrontando il periodo luglio-marzo 2017/2018 con gli stessi mesi dell’anno precedente. I colpi messi a segno nelle case milanesi sono passati da 6.163 a 5.192. Ma, alle vittime di turno, le statistiche interessano poco.

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