Preso con la droga in auto dopo una fuga di 250 chilometri da Milano a Viareggio

Da Santa Giulia alla località di mare toscana su una Panda rubata, finisce in manette Matteo Pierigè. In auto cocaina e hashish

Arresto della polizia (foto di repertorio)

Arresto della polizia (foto di repertorio)

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Milano - ​Da Milano alla Versilia . Due ore in fuga su un’auto rubata. Poi l’inseguimento in centro a Viareggio e l’arresto sul lungomare. È finita in manette la rocambolesca mattinata di Matteo Pierigè, trentenne originario di San Miniato, in provincia di Pistoia, accusato di resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. La storia inizia alle 6.20 di lunedì, quando l’uomo, con precedenti per rapina e in libertà vigilata, si materializza a San Giuliano Milanese: prima mette a segno un furto in un outlet, poi scappa su una Panda della società di vigilanza Nos Security.

Alle 7.40 , un dipendente dell’azienda chiama il 112 per segnalare di aver localizzato tramite gps l’utilitaria bianca: è parcheggiata in via Manzù, a Santa Giulia, c’è un uomo al volante. I primi ad arrivare sono gli agenti della Volante del commissariato Mecenate, guidato dal dirigente Angelo De Simone: i poliziotti aprono la portiera e invitano il conducente a scendere, ma quest’ultimo innesta la retromarcia e prova a scappare; è in quei secondi concitati che il capopattuglia riesce a infilarsi nell’abitacolo e a tirare il freno a mano.

Pierigè non si ferma: l’agente scelto resta incastrato nello sportello e viene trascinato per una quindicina di metri, per poi essere scaraventato sull’asfalto (per fortuna ha riportato solo lievi contusioni giudicate guaribili in due giorni). La Panda travolge una Jeep Renegade e poi si dirige verso l’autostrada A1, imboccandola in direzione Bologna. I poliziotti danno l’allarme ai colleghi della centrale operativa della Questura, che a loro volta allertano la Stradale. Nel frattempo, gli addetti della control room di Nos Security forniscono tramite geolocalizzatore la posizione della Fiat, anche se alcuni tentativi di intercettarla vanno a vuoto.

Il momento buono arriva sul lungomare di Viareggio, a 250 chilometri dalla partenza: appena Pianigè si accorge della presenza delle auto della polizia, inizia a zigzagare per le strade della località balneare e a percorrerne alcune contromano. In via Buonarroti, a due passi dai lidi, gli agenti riescono a bloccarne la corsa: il trentenne viene subito ammanettato; e da un marsupio spuntano 8,4 grammi di cocaina e un pezzo di hashish di 0,9 grammi. Senza documenti, l’uomo viene fotosegnalato in commissariato.

Dai rilievi foto-dattiloscopici emergono le generalità, i precedenti e la misura della libertà vigilata a cui è sottoposto dal 14 aprile. Nel 2018 si era reso protagonista di un episodio simile nel Pisano: prima aveva rubato 30 euro in un’azienda dopo averne sfondato una vetrata con un’auto; poi si era rifugiato in una casa abitata da una donna di 55 anni e l’aveva minacciata con un’arma per farsi consegnare 300 euro.

 

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