Travolti dalla frana in Val Ferret, l'addio ai coniugi milanesi a Morgex

Gli amici del quartiere Bovisasca: ci saremo

La frana caduta ieri nella Val Ferret (Ansa)

La frana caduta ieri nella Val Ferret (Ansa)

Milano, 9 agosto 2018 -  Funerali di Vincenzo Mattioli, 71 anni, e della moglie Barbara Gulizia, 69, saranno celebrati a Morgex sabato pomeriggio. In questa località della Val D’Aosta i due, che vivevano nel quartiere Bovisasca, avevano una casa di proprietà e stavano trascorrendo qualche giorno di vacanza. Ma hanno trovato la morte.

Lunedì si erano allontanati di una quindicina di chilometri e in Val Ferret, a Courmayeur, sono stati sorpresi da una bomba d’acqua che ha scatenato una frana. La loro Panda Gialla è stata trascinata e poi sepolta sotto una massa di rocce «grandi come lavatrici», hanno raccontato testimoni. La donna, come si vede in un video girato con lo smartphone da due ragazzi bloccati in un’altra auto, avrebbe cercato di salvarsi uscendo dall’abitacolo ma non ha avuto scampo. Vincenzo è stato ritrovato lunedì sera, morto, intrappolato tra le lamiere. Lei il giorno seguente, senza vita, sotto il veicolo. Il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Entreves ha consegnato una relazione sull’accaduto alla procura di Aosta, che al momento non ravvisa alcuna responsabilità in merito alla tragedia. Le salme, apprendiamo dalla Guardia di Finanza, sono a disposizione dei familiari. La coppia aveva due figli: Simone, di 40 anni, ed Emanuela, di 37, che sono accorsi in Val Ferret dopo la disgrazia.

«Sono distrutti com’è comprensibile», dice chi li ha incontrati. Intanto, il quartiere Bovisasca piange Vincenzo e Barbara. Lui era un ingegnere in pensione, ex dirigente industriale, lei - pure in pensione - era un’insegnante di religione. Aveva lasciato un posto da impiegata in azienda per dedicarsi a quella che considerava «una missione», racconta un’amica. Volontari nella parrocchia di San Filippo Neri in via Gabbro, alla Bovisasca, «si facevano in quattro per gli altri. Erano persone umili e generose». «Il signor Vincenzo era appassionato di montagne. Anni fa aveva scalato l’Everest», ricorda ancora la donna. Barbara si dava da fare per «piccole grandi battaglie di quartiere: si batteva per la tutela della chiesetta storica di via San Mamete e per tenere il traffico di camion lontano dalla zona». Ora, un gruppo di amici si sta organizzando per assistere ai funerali. Appuntamento nella chiesa parrocchiale di Morgex sabato alle 15. Dopo, la cremazione. «Porteremo il saluto di tutti i vicini che non potranno esserci. A Morgex arriverà un pezzo di Milano». 

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