Fast fashion, turni lunghi nei negozi e niente premio Scatta la protesta dei dipendenti nella galassia Zara

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"Itx Italia srl sta registrando fatturati milionari in tutto il mondo e non vuole condividere con tutti i lavoratori, i quali ne sono i principali artefici, gli ottimi risultati ottenuti". I sindacati sono sul piede di guerra contro il colosso che controlla marchi del fast fashion come Zara, Zara Home, Bershka, Pull & Bear, Massimo Dutti, Stradivarius e Oysho. La trattativa per il rinnovo del contratto integrativo aziendale è infatti in stallo "dovuto all’indisponibilità dell’azienda di concordare con le organizzazioni sindacali istituti di premialità a beneficio delle lavoratrici e dei lavoratori che da oltre due anni stanno svolgendo modifiche di mansioni, ore supplementari, straordinari dovute all’aumento consistente degli accessi nei negozi e alle richieste aziendali aggiuntive". L’ultimo incontro si è concluso con una fumata nera. E così i sindacati Filcams-Cgli, Fisascat-Cisl e Uiltucs hanno proclamato lo stato d’agitazione. "L’attivazione della contrattazione integrativa – si legge in una nota – è una pratica democratica che è stata attivata da Filcams, Fisascat e Uiltucs al fine di trovare un equilibrio sostenibile con le esigenze dei lavoratori e dell’azienda ma la modalità di quest’ultima di dichiarare di non essere nelle condizioni di poter aggiungere istituiti di premialità sta a significare solamente il non riconoscere ai lavoratori tutto l’impegno richiesto e profuso in questi 2 anni". A.G.

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