Fanghi di depurazione e rifiuti organici A2a aggiorna il piano per l’economia circolare

La partecipata dai Comuni di Milano e Brescia traccia la linea di investimenti decennali sui diversi territori

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di Barbara Calderola

Fanghi di depurazione, rifiuti organici, scarti della produzione agroalimentare, dalle cascine agli allevamenti: tutto può essere trattato, tutto può diventare una fonte, quasi inesauribile, di energia pulita e a basso costo, specie se comparato con quello raggiunto dal gas sotto la spinta delle tensioni belliche. A2a, il colosso del settore partecipato dai Comuni di Milano e Brescia, ha aggiornato ieri, insieme ai conti e alle prospettive del gruppo, il proprio piano strategico per l’economia circolare, tracciando la linea di investimenti decennali sui diversi territori lombardi. Già realizzati impianti e restyling di strutture per una spesa totale di 3,5 miliardi di euro. E del piano che deve durare due lustri sono passati soltanto 24 mesi. Già pronto a Lacchiarella, alle porte di Milano, un centro di cura dell’organico e dei residui agricoli e alimentari (uno gemello sorge nel Biellese), capace di generare da solo 8 milioni di metri cubici all’anno di biometano. Gas adatto a qualunque uso, industriale o civile, che non deve arrivare dalla Russia. La trasformazione dei fanghi, scarti della depurazione, è invece concentrata nella struttura di Corteolona e Genzone, provincia di Pavia, dove ci si può occupare di 55mila tonnellate di scarti. La vera e propria attività di trattamento delle acque, dalle quali si generano i residui da usare per la produzione energetica, è concentrata nel Bresciano, in particolare a Gavardo, Alfianello e in Val Trompia, con capacità di servizio per aziende e case per l’equivalente di 130mila abitanti. Un impianto che recupera gas, ancora una volta da scarti agricoli, è appena stato riconvertito nell’area di Crema, a Castelleone. Qui, nella Biofor, si arriva a produrre un totale di 5 milioni di metri cubi di biometano. Certo, l’Italia ne brucia d’inverno quasi 300 milioni in un solo giorno, una goccia nel mare. Ma le gocce stanno aumentando. E stanno riducendo gli sprechi. Nel recupero di calore A2a ha invece concluso l’operazione di acquisizione di Sea Energia, società che fornisce elettricità e temperature adatte agli aeroporti di Milano Linate e Malpensa. A quest’azienda spetta il difficile compito di rendere realtà l’obiettivo che la società di gestione degli scali si è posta nel proprio piano industriale, ovvero la decarbonizzazione in anticipo sulle scadenze europee. In questa fase ciò può avvenire soltanto acquistando produttori di energia rinnovabile. E in quest’ambito si è arrivati a una potenza di 436 MegaWatt, gli stessi che aiuteranno a cancellare l’impronta energetica delle aerostazioni di Milano e della Brughiera.

"L’incertezza economica è stata molto forte, ma ha rafforzato e reso più attuali gli investimenti del nostro piano che sul territorio sono già diventati realtà – ha detto l’ad Renato Mazzoncini presentando l’aggiornamento ieri a Milano - Dall’Europa emerge infatti una rinnovata spinta verso l’abbandono delle fonti fossili e la necessità di accrescere il proprio livello di autonomia energetica. Noi stiamo lavorando per questo".

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