Ema, Sala a Bruxelles: "Se Amsterdam non rispetta i tempi, Milano ipotesi di riserva"

Il sindaco in audizione davanti alla commissione Petizioni del Parlamento europeo chiede di monitorare costantemente la relocation effettiva

Il sindaco di Milano Beppe Sala

Il sindaco di Milano Beppe Sala

Milano, 14 maggio 2018 - Assicurare "un monitoraggio stringente ed effettivo" sul processo di relocation di Ema, "in particolare sul rispetto delle tempistiche". È la prima richiesta fatta oggi dal sindaco di Milano Giuseppe Sala durante la propria audizione alla Commissione europea per le petizioni a Bruxelles. "La nostra proposta - ha aggiunto Sala -  è che il Parlamento possa prevedere una soluzione di riserva e per questa soluzione di riserva vi chiediamo di prestare attenzione alla proposta di Milano".

Palazzo Marino dunque non si arrende a perdere l'Agenzia europea del Farmaco (Ema), assegnata, dopo un sorteggio definito da Sala "poco trasparente" ad Amsterdam, nonostante Milano sia stata la città più votata nelle prime due votazioni. Le polemiche sono sorte anche intorno a una presunta impreparazione della capitale olandese che, al contrario di Milano, non ha una sede già agibile, nonostante indicazioni da Ema invitavano a presentare una sede già pronta per non interrompere l'attività dell'agenzia. Sala chiede anche al Parlamento europeo di "accertare gli effettivi costi di Relocation dell'agenzia ad Amsterdam", dato che pare che ci siano state anomalie nella candidatura olandese. Infine, il sindaco meneghino domanda inoltre di "mantenere aperto il trilogo (un tipo di incontro adoperato nella procedura legislativa dell'Unione europea che vede coinvolti rappresentanti del Parlamento, del Consiglio e della Commissione, ndr) e attendere la decisione di merito sul ricorso ora all'attenzione della Corte". In conclusione, Sala ribadisce che Milano conferma "non solo l'offerta contenuta nel dossier presentato ormai quasi un anno fa - dice- ma anche la sua ma anche la sua volontà di accogliere a per i tempi previsti Ema" (ossia il 15 novembre 2019).

"Il dibattito di oggi ha evidenziato le incongruenze del processo, ha evidenziato il ruolo della Commissione un pò strano che tende a proteggere la scelta fatta" ha detto poi Sala parlando con i giornalisti a Bruxelles. "La Commissione non ha svolto il suo ruolo, ci ha fatto fare un dossier di grande dettaglio che poi non è stato considerato. Io voglio ribadire che ero qui a parlare al Parlamento per dare la nostra visione e invitarli a fare la loro parte. E' chiaro che ho letto la volontà del Parlamento di occuparsi della questione. Forse è un po' tardi, ho ritenuto giusto sottolineare, anche con animosità, il nostro punto di vista nella conferma del totale credo europeista di Milano. Non ho mai contestato il sorteggio ma il modo in cui e' stato fatto. Strano che si spegne la visione a chi sta fuori, che si fa un sorteggio con testimoni e che si distruggano subito le carte". "Il Pirellone - conclude Sala - sarebbe pronto in tempi molto rapidi. Credo, comunque, che la reputazione di Milano esca da questa partita migliorata e ci saranno altre agenzie in futuro, come quella del lavoro e la Cybersecurity, credo che Milano possa legittimamente ambire ad avere una agenzia europea".

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