Ema, Milano chiede alla Corte europea la sospensione del trasferimento / VIDEO

Attesa per la visita della Commissione, in programma il 12 febbraio. Sala: "Su Ema non mollo". Maroni: "Serve decisione politica". Pronta una lettera per Gentiloni

Il sindaco Beppe Sala

Il sindaco Beppe Sala

Milano, 7 febbraio 2018 -  Il Comune di Milano ha presentato alla Corte di giustizia europea la richiesta per sospendere il trasferimento dell'Ema da Londra ad Amsterdam, dopo che nei giorni scorsi era scoppiato il caso relativo all'inadeguatezza dei nuovi locali che avrebbero dovuto ospitare l'Agenzia europea del farmaco. È stato infatti presentato, oltre al ricorso principale, anche un ulteriore procedimento, detto sommario, motivato dall'urgenza della situazione e per prevenire un danno grave e irreparabile a una delle parti. E' quanto emerge dalla lista degli atti depositati alla Cancelleria della Corte e pubblicati sul suo sito. Il procedimento punta a ottenere "la sospensione dell'esecuzione di un atto di un'istituzione, anch'esso oggetto di un ricorso, o qualsiasi altro provvedimento provvisorio necessario al fine di prevenire un danno grave e irreparabile per una delle parti".

Ora la Corte Ue dovrà valutare la fondatezza della richiesta di sospensiva di Milano in base a due criteri: l'urgenza e il rischio di danni irreparabili. I tempi giuridici standard richiedono infatti numerosi mesi prima di arrivare a una sentenza, e allo stesso tempo si paventa il rischio che il diritto fatto valere dal ricorrente sia frustato. Se la Corte riconoscesse questi argomenti, la sospensione del trasferimento dell'Ema da Londra a Amsterdam resterebbe quindi provvisoria in attesa della sentenza vera e propria del ricorso principale. Nell'altro ricorso presentato dal governo italiano in parallelo a quello del Comune di Milano non risulta invece una richiesta simile di sospensiva.

"Il primo passaggio da aspettare è la visita della Commissione che avverrà il 12 di questo mese. Quello sarà un passaggio importante. Su questo tema di Ema, io certamente non voglio mollare". Lo ha detto  il sindaco di Milano Giuseppe Sala. "Mi pare che ogni giorno i dubbi aumentino rispetto alla proposta degli olandesi - ha aggiunto il primo cittadino -. Certamente, lo dico senza rischio di smentita, non sono stati molto coretti perché hanno lasciato intendere che la soluzione transitoria sarebbe stata sufficiente per le esigenze di Ema. Sto sollecitando ancora il nostro governo. Io e Maroni stiamo preparando una lettera da mandare a Gentiloni, risottolineando il tutto e facendo il punto, per ribadire quanto noi ci teniamo e riteniamo che il governo e la nostra politica a Bruxelles facciano la propria parte. Dal governo abbiamo avuto la rassicurazione che il tema viene portato in maniera significativa a Bruxelles. In questo momento non è un problema di lamentarci, né di frignare perché siamo stati quelli penalizzati al sorteggio". 

La lettera su Ema scritta con il sindaco Sala, al premier Paolo Gentiloni "serve per ringraziare il Governo, ma anche per dire che il ricorso va bene ma ci vuole ora un intervento politico per riaprire il tavolo del Consiglio europeo". Lo ha detto il governatore lombardo, Roberto Maroni. "Chiediamo di attivare un tavolo politico con i 27 e soprattutto con l'Olanda - ha sottolineato -, anche per prevedere una compensazione. Deve esserci una decisione politica: personalmente ritengo difficile che il ricorso venga accolto dalla Corte perché non ci sono state palesi violazioni".

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