Elezioni comunali, Veronesi combattuto sulla scelta: "Ma nessuna proposta ufficiale"

Il medico possibile candidato per il fronte di centrodestra: "Le mie idee politiche più vicine al centrosinistra"

Paolo Veronesi

Paolo Veronesi

"Quelle su una mia candidatura a sindaco di Milano da parte del centrodestra sono voci. Al momento non ho ricevuto ancora nessuna proposta ufficiale . Nessuno mi ha chiesto questo ufficialmente. Sembra che sia uscito il mio nome all’interno di un vertice. Vediamo cosa mi dicono. Io ci devo pensare. Da un lato, mi piacerebbe perché Milano è la mia città, dove sono nato e cresciuto. Dall’altro la vedo un po’ difficile conciliare il mio lavoro che sicuro in questa fase della vita non posso abbandonare". È combattuto Paolo Veronesi. Professore associato in Chirurgia all’università degli Studi di Milano e direttore della Senologia chirurgica all’Istituto europeo di oncologia (Ieo), Irccs che fu la creatura di suo padre Umberto, assicura: "L’attività di chirurgo e i malati, che sono la mia vita, non posso lasciarli". Ma la sua è una porta non del tutto chiusa: "Vedremo cosa succederà. Io non ci ho mai pensato a una mia candidatura con il centrodestra. Anche perché sono sempre stato più verso il centrosinistra". Tante incognite sfumano l’orizzonte. "Non si sa neanche cosa vuole fare Beppe Sala, che è un amico peraltro, se si vuole ricandidare o meno - riflette Veronesi - La cosa è nata così: sembra che sia stata espressa la volontà di trovare persone al di fuori delle logiche di partito", esponenti "della società civile. Ed è uscito il mio nome. Io ne ho preso atto e mi ha fatto anche tanto piacere. Ma di ufficiale non c’è proprio nulla. Ripeto: vediamo cosa succederà". Quello di Veronesi è uno dei nomi messi sul tavolo in questi giorni come possibile candidato per il fronte di centrodestra.

Dall’altra parte della barricata si attende la scelta del sindaco Sala di ricandidarsi per un secondo mandato oppure rinunciare alla corsa, aprendo così la strada alla ricerca di una nuova carta da giocare. Ma all’orizzonte c’è un’incognita ancora più grossa, con il possibile rinvio delle elezioni comunali di primavera a Milano e Roma a causa dell’emergenza sanitaria. "Il rinvio delle elezioni è sempre una cosa grave, in democrazia. Spero davvero che da qui alla prossima primavera le condizioni sanitarie consentiranno di andare a votare in condizioni di sicurezza", ha spiegato il fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi.

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