Educazione alla cittadinanza per crescere

Daniele

Nappo*

Il 5 settembre 2019 è entrata ufficialmente in vigore la legge con cui è stato reintrodotto l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole. Negli ultimi anni l’interesse si è spostato sempre più spesso sulla promozione dell’educazione alla cittadinanza, soprattutto per difendere valori fondamentali tra cui la pace, l’uguaglianza e i diritti umani riguardo i quali l’Europa si sta confrontando da tempo. Viviamo in un momento delicato, fatto di incertezze e segnato da fragilità e insicurezze degli adolescenti. La scuola deve educare alla cittadinanza, al rispetto delle regole, all’inclusione, all’accoglienza: un’attività importante che non deve limitarsi solo alla materia.

Educare alla cittadinanza cioè va inteso come aiuto verso gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado perché possano diventare cittadini attivi, informati e responsabili.

Bisogna attivare a scuola un’evoluzione dell’educazione civica che coinvolga diverse aree e abitui gli studenti all’educazione alla pace, alla cultura delle differenze, alla gestione dei conflitti, allo sviluppo sostenibile, alla gestione dei conflitti, alla salute e così via con lo scopo e la finalità di renderle conoscenze disciplinari. A scuola si deve trattare la Costituzione che comprende la conoscenza e la riflessione sul significato del vivere quotidiano, nel rispetto delle regole, lo sviluppo sostenibile, senza limitarsi al tema ambientale; si deve dedicare spazio alla Cittadinanza digitale con particolare riferimento alle abilità di usufruire consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuali. Si deve insegnare ai nostri ragazzi la creatività, la pluralità sociale ed etnica, lo spirito di innovazione come apertura mentale e visione cosmopolita. La riformulazione di idea di educazione civica e cittadinanza deve camminare a scuola tramite l’accettazione di una veduta trasversale per programmare percorsi curricolari in cui tutti i docenti della classe, sia quelli impegnati in programmi specifici sia i singoli alle prese con le proprie discipline. L’obiettivo è riuscire a integrare conoscenze e attività alle idee principali dell’educazione alla cittadinanza. Nell’istruzione secondaria, interagire in maniera efficace e costruttiva con gli altri spalanca la strada alla capacità di comportarsi in maniera socialmente responsabile. L’educazione alla cittadinanza civile non deve essere quindi considerata solo a scuola, ma come una combinazione di apprendimenti convenzionali e informali durante tutta la vita.

*Direttore Scuola Freud

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