Milano, la protesta del M5S: ai dirigenti Aler 100mila euro in premi per risultati

A sollevare il caso è il capogruppo in Consiglio regionale Nicola Di Marco "Assurdo riconoscere bonus, considerato come funziona l’azienda". Cinque i manager premiati con elargizioni tra 36mila e i 15mila euro

Un’inquilina delle case popolari di Milano,

Un’inquilina delle case popolari di Milano,

Oltre centomila euro divisi tra cinque dirigenti. A tanto ammontano i premi riconosciuti da Aler Milano alle proprie figure apicali per i risultati raggiunti nell’anno 2021. Abbastanza per provocare la protesta di Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Pirellone. Proprio il pentastellato aveva depositato una richiesta di informazioni per chiedere lumi sull’elargizione di tali premi.

E la risposta è arrivata in queste settimane. In sintesi: al direttore generale Domenico Ippolito sono stati riconosciuti 36mila euro di premio, al direttore tecnico-sociale Maria Cristina Coccolo sono stati riconosciuti 20mila euro, altrettanti al direttore dell’unità operativa di Rozzano, Stefano Gianuzzi, e, infine, 15mila euro a testa al direttore amministrativo Manuela Parisi e al direttore dell’unità operativa di Sesto San Giovanni, Lides Canaia. In tutto fanno 106mila euro. Questi i numeri e i nomi contenuti nella risposta fornita da Aler al consigliere pentastellato.

Da qui la polemica: "I dirigenti di Aler Milano si sono visti riconoscere premi da decine di migliaia di euro, per i risultati raggiunti nel 2021 – sottolinea Di Marco –. È questa la sconcertante risposta dell’azienda alla mia richiesta di informazioni nel merito. Attualmente, come tutti sanno, Aler Milano non può certo vantare infatti risultati invidiabili con: oltre 10.000 alloggi vuoti, circa un miliardo di euro di fabbisogno manutentivo e oltre 25.000 nuclei familiari in attesa di un alloggio. Senza contare l’incapacità dimostrata nel non saper sfruttare le opportunità di manutenzione, ristrutturazione e riqualificazione energetica offerte dal Superbonus 110%, che ora il centrodestra vuole cancellare. Non esattamente risultati di cui andar fieri".

«Eppure – conclude il capogruppo dei Cinque Stelle –, ai cittadini è toccato pagare anche il premio produzione dei dirigenti. Secondo l’azienda, infatti, gli obiettivi elencati all’interno delle direttive regionali per il 2021 sarebbero stati raggiunti. A questo punto viene il dubbio che ad essere mal posti fossero proprio quegli stessi obiettivi, ipotesi che confermerebbe, ancora una volta tutta l’inadeguatezza e l’incapacità fin qui dimostrata dalla Giunta Fontana nell’ambito della gestione dell’edilizia pubblica".

Già, nella risposta fornita da Aler Milano al consigliere regionale si legge che la stessa azienda "ha ottenuto risultati più che soddisfacenti dalle azioni poste in atto dalle strutture in relazione agli obiettivi del 2021, realizzando i fini strategici con le modalità e nei tempi stabiliti, nonostante il particolare momento di grave pandemia che ha caratterizzato il 2021". Nella visione dell’Azienda lombarda dell’edilizia pubblica, i premi rappresenrtano quindi una conseguenza di quanto perseguito con successo nel corso dei 12 mesi presi in considerazione, con particolare riferimento ai cinque dirigenti già menzionati.

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