Dedicata ad Aldo Moro la strada lungo il fiume

La cerimonia a 43 anni dalla morte dello statista e a 53 dalla visita che fece a Melegnano

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"Che la stabilità che noi abbiamo voluto e che voi avete dimostrato di apprezzare possa continuare; che sia assicurata sempre la vita democratica nel nostro Paese, perché attraverso la vita democratica tutte le esigenze si fanno valere: allora la libertà stessa è creatrice di progresso e di giustizia". Queste le parole pronunciate da Aldo Moro, allora Presidente del Consiglio, durante la sua visita a Melegnano, il 2 maggio 1968, in occasione dell’inaugurazione delle case popolari di via Oleandri. A 43 anni dalla morte del noto statista, ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978, e a 53 anni dal quel suo passaggio a Melegnano, l’amministrazione locale ha deciso d’intitolare ad Aldo Moro il camminamento centrale del Lambro, una passeggiata lungo il fiume accessibile da vari punti della città.

Il caso Moro è una "pagina della storia italiana che va ancora esplorata: è questo il significato dell’intitolazione. Un invito a riflettere su una ferita ancora aperta, un percorso di riscoperta al quale anche Melegnano vuole dare il suo contributo", ha detto il sindaco Rodolfo Bertoli durante la cerimonia di scoprimento della targa, alle 11 di ieri. All’iniziativa ha partecipato anche Rosaria Arioldi, ex segretaria cittadina durante la transizione dalla Dc al Partito popolare, che ha ricordato Aldo Moro come una "figura esemplare, modello per i partiti di ogni schieramento", e anche una persona "umile, capace di mettersi in ascolto, coi piedi per terra e lo sguardo rivolto in alto". All’evento, scandito dalla benedizione di don Mauro Colombo, erano presenti esponenti di varie associazioni locali. Alcuni tra i partecipanti hanno mostrato le cronache dei giornali dell’epoca, quando la notizia dell’uccisione dello statista, dopo il sequestro e quasi due mesi di prigionia, sconvolse il panorama politico e civile del Paese. Oltre a ricordare la morte di Moro, l’iniziativa di ieri ha rappresentato l’occasione per rivolgere un pensiero a Peppino Impastato, simbolo della lotta alla mafia, a sua volta ucciso il 9 maggio 1978.

Alessandra Zanardi

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