Dal turismo parte la rinascita di Milano

Cristina

Mottironi*

Milano rinomata meta turistica è un’affermazione che in passato avrebbe trovato pochi convinti sostenitori. La sua più recente evoluzione racconta invece una storia diversa, interessante anche nel rappresentare i cambiamenti che stanno riguardando molte città a livello globale a seguito di vari investimenti di rigenerazione urbana, spesso con un’enfasi culturale e ricreativa. Milano si è inserita in questi processi: ha una nuova estetica grazie ad interventi architettonici ed urbanistici che ne hanno in parte riconfigurato l’edificato, gli spazi pubblici, i punti di aggregazione culturale e sociale. Ha una nuova vita perché ha ripensato anche in senso economico interi quartieri, fulcro di innovazione urbana. Sta consolidando una nuova identità su scala internazionale anche per l’effetto amplificatore dei molti eventi che animano la città, da Expo sino alle prossime Olimpiadi, e per la creazione di una società dedicata al marketing territoriale (YesMilano). Ai turisti d’affari, dello shopping e della cultura, da sempre parte dell’economia milanese benché a lungo sottostimati, oggi si aggiungono visitatori attratti da un’atmosfera creativa e diversificata. Prescindendo dalla situazione contingente, Milano si colloca di diritto tra le mete urbane italiane ed europee con oltre 12 milioni di pernottamenti, di cui il 66% internazionali. In termini

assoluti i prezzi e i ricavi medi per camera sono secondi solo a Venezia ed in linea con molte importanti città estere. Vi sono, inoltre, più di 500 nuove camere già in costruzione, e oltre 1.000 pianificate, soprattutto in fascia alta e nel segmento lusso, grazie a investitori indipendenti e a gruppi multinazionali. Oggi l’affermazione Milano rinomata meta turistica trova conferma nei numeri e nell’immaginario di visitatori e residenti: molto rimane da fare ma è evidente che il turismo è una seria opportunità economica per la città.

*Università Bocconi