Dal cellulare scopre i ladri in casa e li insegue: banda in fuga sull’Audi

Paderno Dugnano, il sistema di allarme collegato al cellulare gli aveva segnalato l’ingresso di ignoti nella sua abitazione di via Roma

Fine della corsa all’incrocio della Statale 35 dei Giovi con via Sauro

Fine della corsa all’incrocio della Statale 35 dei Giovi con via Sauro

All’interno dell’Audi Coupè RS5, rubata a Segrate, c’erano piccoli elettrodomestici, monili e orologi di valore, numerosi arnesi da scasso, ricetrasmittenti e un coltello con lama di 17 centimetri. Nel bagagliaio anche le targhe originali svizzere: sul veicolo erano applicate targhe italiane, asportate sabato sera a Cologno. Una banda criminale pronta a tutto, come dimostra l’investimento, lo speronamento, la folle fuga e la tentata rapina di cui si è resa possibile in una sola notte.

In manette per la tentata rapina è finito un quarantatreenne albanese, che è stato anche denunciato per ricettazione, porto abusivo di arma da taglio e violazione delle norme sull’immigrazione.

A dare l’allarme, contattando il 112, era stato un trentatreenne di Limbiate: il sistema di allarme collegato al cellulare gli aveva segnalato l’ingresso di ignoti nella sua abitazione di via Roma. Insieme agli amici, uno di 35 e l’altro di 46 anni, si era quindi diretto verso casa per andare a controllare, sorprendendo così quattro malviventi dentro il magazzino. A quel punto è iniziata la loro fuga. L’Audi della banda, facendo retromarcia, ha preso in pieno con la ruota il piede destro del trentacinquenne, per poi fuggire verso Paderno Dugnano. La vittima però non si è persa d’animo e si è messa all’inseguimento della banda con la sua Ford Fiesta. Arrivati all’altezza dell’incrocio della Statale 35 dei Giovi con via Sauro, l’Audi ha speronato la Ford del trentatreenne, poi i fuggitivi hanno mollato lì l’auto e sono scappati a piedi, sempre rincorsi dalla vittima e pure dai carabinieri della Tenenza di Paderno Dugnano, che intanto avevano raggiunto il veicolo in fuga.

I militari sono riusciti a raggiungere e bloccare uno dei malviventi, il quarantatreenne albanese, senza fissa dimora, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che ora si trova al carcere di Monza. Addosso gli hanno trovato anche 2.060 euro ritenuti provento dell’attività illecita.

Le indagini continuano per cercare di identificare i complici e individuare i legittimi proprietari della refurtiva che è stata ritrovata nell’Audi.

L’amico trentacinquenne della vittima, investito dall’Audi, è stato accompagnato al pronto soccorso della clinica San Carlo di Paderno, dove gli è stata diagnosticata una frattura del metatarso con una prognosi di 30 giorni.

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