Cuore Fratello riparte Tre bambini da operare

L’emergenza sanitaria aveva bloccato l’accoglienza dei pazienti cardiopatici. Ripresi gli interventi salva-vita per i piccoli provenienti da tutto il mondo

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di Patrizia Tossi

I volontari di Cuore Fratello hanno ricominciato a fare miracoli: tre bambini cardiopatici sono arrivati in città per essere salvati. Dopo lo stop forzato per la pandemia, sono riprese in questi giorni le attività dell’associazione che da quasi vent’anni aiuta i bambini di tutto il mondo a sottoporsi a delicate operazioni salvavita nell’ospedale di San Donato.

Amalia, una 11enne albanese, è la prima bambina operata con successo nelle corsie del Policlinico, mentre Jale e Ronas - di 7 e 9 anni, entrambi provenienti dal Kurdistan Iracheno - sono stati già stati accolti, insieme alle loro mamme, dai volontari di Cuore Fratello e stanno facendo gli esami preliminari all’intervento chirurgico al cuore.

"Durante i mesi scorsi, anche noi di Cuore Fratello – spiega il fondatore, don Claudio Maggioni – abbiamo provato un grande dolore: alla richiesta di urgente aiuto di diversi bambini, abbiamo dovuto rispondere “non possiamo”, “dobbiamo aspettare”. Aspettare non è sostenibile quando è in gioco la vita di qualcuno, quando ne va della sopravvivenza dei piccoli".

Nei mesi scorsi i volontari hanno raccolto i fondi per sostenere le spese dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, con l’inizio del 2021 hanno potuto ricominciare le attività. "Amalia soffriva di una gravissima cardiopatia – continua don Claudio – che necessitava di un intervento urgente in Italia: l’anno scorso ci eravamo impegnati a farla arrivare, a ospitarla e a sostenere i costi dell’operazione ma, a causa della situazione sanitaria dovuta al Covid 19, da febbraio tutti gli arrivi sono stati sospesi".

Le limitazioni dettate dalla situazione sanitaria hanno per forza di cose influito sulle attività dei volontari, ma non ha impedito loro di dare il supporto a chi vive momenti così delicati.

Amalia è stata operata con successo e domenica ha fatto ritorno a casa, dove ha potuto riabbracciare il resto della famiglia. Prima della partenza, don Claudio Maggioni ha fatto visita a mamma e bimba per salutarle.

"Incontrandole, ho capito che questo loro momento di vita è carico di pensieri belli per il futuro", ricorda il presidente di Cuore Fratello.

Anche nei mesi più difficili, l’attività dei volontari non si è fermata. Mentre continuava il sostegno a visite e interventi in Camerun, Nepal e Madagascar, l’associazione ha continuato a mettere le proprie Case di Ospitalità a disposizione di tante mamme e papà che, pur con l’emergenza in corso, hanno dovuto accompagnare da tutta Italia i loro figli per interventi urgenti al Policlinico San Donato.

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