Mille libri dal web in dono agli ospedali, per ricordare la madre

La consegna è avvenuta in parti uguali all'Istituto Nazionale Tumori e all'Istituto Europeo di Oncologia

A sinistra Crocifisso Dentello con Marco Votta, a destra con Daniela Pezzi

A sinistra Crocifisso Dentello con Marco Votta, a destra con Daniela Pezzi

Milano, 16 febbbraio 2021 - Missione compiuta, con risultati a dir poco inattesi. “Alle 10 - racconta il protagonista - ieri sono stato ricevuto dal presidente Marco Votta all’Istituto Nazionale dei Tumori e alle 12 dalla dottoressa Daniela Pezzi all’Istituto Europeo di Oncologia. Ho raccolto più di mille libri e ne ho consegnati 500 a una struttura e 500 all’altra“. Sorride, dopo giorni di lutto, Crocifisso Dentello, 42 anni, scrittore milanese che qualche settimana fa ha lanciato un appello sui social ai suoi amici e follower: “Mandatemi il vostro libro preferito e io li consegnerò agli ospedali, per creare delle biblioteche in memoria di mia madre“. E la risposta è andata al di là di ogni previsione. I donatori sono stati privati, biblioteche, librerie, oratori, uffici stampa di editori. L’idea di Dentello era appunto tenere viva la memoria della mamma, Melina Vella, scomparsa tre mesi fa a soli 62 anni,  dopo essere stata curata all’Istituo Nazionale dei Tumori di via venezian a Milano. Ma anche in altri ospedali. Un’iniziativa nata su facebook, grazie all’affetto di amici e lettori che avranno raccolto il suo appello. Con mamma Melina, Dentello aveva convissuto fin dalla nascita. “Vorrei convertire il mio dolore - aveva psiegato - a beneficio di chi soffre. Regalare libri ai malati di cancro“. 

Per lui la perdita della mamma Melina, era stata così dura da richiedere “una via di fuga, qualcosa che possa pacificare la mia coscienza pensando al suo cuore nobile“. Un rapporto intenso, il loro. “Lei era il mio centro affettivo di tutto, ancor più da quando si e ammalata, con tre recidive, e il cancro me l’ha fatta diventare ancora più cara, sbriciolando il mio cuore e facendola diventare la mia bambina da accudire”. Per realizzare la sua idea, Dentello aveva chiesto ai suoi contatti di mandargli i libri per posta a casa, con il nome del donatore e una dedica che ricorsdasse la madre. Il giorno dopo sono arrivati i primi quattro, poi in pochi giorni ne sono arrivati già un migliaio, anche dall’estero. E continuano ad arrivarne, con il risultato che ci sarà una probabile seconda appendice delle consegne agli ospedali.

“La speranza è che i malati oncologici vedano il suo nome, che in qualche modo desidero rappresenti una staffetta simbolica tra chi prenderà il libro in mano, cercando di dimenticare almeno per un po’ le proprie sofferenze. Questo mi fa stare relativamente bene, esprimere solidarietà attraverso l’amore della mia vita, cioe’ i libri”. Dentello annuncia infine un progetto letterario, ma anzitutto sentimentale: “Sto scrivendo un libro su mia madre, sarà il modo per cercare di dare un senso a tutto ciò, anche se confesso che scrivere su mia madre significa tornare non solo su di lei ma anche su pezzi della mia vita e non sarà una passeggiata”.

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