Milano, focolaio Covid tra i ghisa: aumentano i contagiati

Comando decentrato 1, i casi salgono a 14 (ma c’è chi parla di 20). Il cluster legato a una cena 9 giorni fa in zona piazza XXV Aprile

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Milano, 13 novembre 2021 -  Alcuni parlano di 14 casi, altri fanno salire il conto a 20. In assenza di notizie ufficiali da piazza Beccaria che facciano definitiva chiarezza sui numeri, va comunque registrato un aumento – rispetto ai 12 di ieri – dei contagiati nel Comando decentrato 1 della polizia locale, ormai al centro di un vero e proprio focolaio di Covid. Come anticipato dal Giorno , il cluster sarebbe legato a una cena organizzata nove giorni fa in un ristorante in zona piazza XXV Aprile per salutare un collega a un passo dalla pensione. Nei giorni successivi , sono emersi i primi sintomi in alcuni dei ghisa che hanno partecipato alla festa con diverse decine di invitati; e i tamponi hanno certificato il timore di aver contratto il virus. Le infezioni, per fortuna non gravi in soggetti vaccinati (ma con una protezione limitata per via della seconda dose inoculata ormai la scorsa primavera), hanno fatto subito scattare l’allarme: tutti i locali frequentati dai contagiati e i veicoli di servizio sono stati sottoposti a sanificazione da parte del Comune, come prevedono le stringenti nomative per il contenimento del coronavirus. E i ghisa infettati sono stati immediatamente messi in isolamento per evitare che il Covid si estendesse a macchia d’olio (i contatti stretti sono in quarantena in attesa dell’esito dei test): stando alle informazioni a disposizione, 10 dei 12 inizialmente contagiati lavorano nella sede di piazza Beccaria, mentre gli altri 2 prestano servizio negli uffici di piazza XXV Aprile. L’incremento delle ultime ore non ha fatto altro che incrementare la preoccupazione all’interno del Corpo, anche perché altri casi sarebbero stati registrati pure all’Annonaria e nei Comandi decentrati 6 e 9. Il sindacato Sulpm si è mosso con grande tempestività, chiedendo al comandante Marco Ciacci di intensificare i controlli interni e avviare una mappatura completa in grado di intercettare il più rapidamente possibile eventuali nuovi casi. "Ho sollecitato il Comando – spiega il segretario Daniele Vincini – ad avviare uno screening accurato che parta dalla Zona 1 e che poi coinvolga tutto il resto delle strutture". E ancora: "Chiederemo pure una modifica dei protocolli sanitari per velocizzare le procedure". Per il Sulpm, infine, va posta un’attenzione particolare alla centrale operativa, "il motore della nostra macchina".  

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