Gorgonzola: l’hot spot Covid diventa operativo

In meno di un’ora è possibile avere un tampone rapido, saturazione e analisi del sangue

L'hot spot Covid

L'hot spot Covid

Gorgonzola (Milano), 2 dicembre 2020 - Sintomi Covid persistenti, un consulto con il medico e poi, su appuntamento, al Covid hot spot ospedaliero: in meno di un’ora tampone rapido, saturazione, esami del sangue e rx torace. Per i pazienti in gravi condizioni, ricovero in struttura idonea. Per gli altri, assistenza a casa con monitoraggio: da parte del medico di base e, a partire dalla prossima settimana, dall’équipe delle Usca (Unità speciali di Continuità Assistenziale), al debutto anche in zona Martesana, e in carico al Presst di Gorgonzola. L’hot spot Covid, un ambulatorio con due medici fissi e apparecchiature per la visita espressa dei pazienti sintomatici, è in funzione a Gorgonzola (in contemporanea ne è stato attivato un secondo a San Giuliano Milanese) da pochi giorni.  

Ha un obiettivo di stratosferica importanza: sgravare i pronto soccorso ospedalieri della zona da tanti accessi molti dei quali evitabili; e dare impulso a quella presa in carico territoriale che tanto può significare nella lotta al virus. L’ambulatorio si trova al primo piano del Presst gorgonzolese, punto di riferimento ambulatoriale e diagnostico. Fra i medici, la dottoressa Giuseppina Pozzoli: "Il servizio funziona, speriamo ora che lo si faccia conoscere debitamente, e che medici e utenza facciano riferimento a questa alternativa". Missione "svuota pronti soccorso". "In primavera ho operato per settimane in carico a un pronto soccorso - così la dottoressa - . Ricordo benissimo questi pazienti che arrivavano di continuo, la loro paura, e la pressione micidiale su tutto il personale. Un servizio come questo dell’hot spot può svolgere un ruolo rilevante. Sono pertanto contentissima di far parte del progetto, fortemente voluto, naturalmente, dalla dirigenza ospedaliera e dal direttore sanitario Daniela Invernizzi. E coordinato, sull’Asst, dalla dottoressa Renata Gherardi".

Qualche istruzione per l’accesso. All’hot spot possono essere indirizzati pazienti sintomatici senza limitazione di fascia di età, con sintomatologia ormai tristemente tipica, e in grado di muoversi autonomamente. "Naturalmente l’accesso non è libero. I pazienti arrivano indirizzati dal medico di medicina di base, che accede alla nostra mail o a una linea dedicata, fissando rapidamente un appuntamento". L’ambulatorio è dotato di tutta la strumentazione e i macchinari indispensabili: "Abbiamo avuto un piccolo problema elettrico all’avviamento, ora tutto è in ordine". Oltre agli esami-tipo, dai tamponi all’ossigeno al sangue, subito un’occhiata ai polmoni: "Oggi abbiamo la possibilità della radiografia, ma dovremmo presto essere dotati di ecografo".  

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