Covid, corsi gratis ai detenuti in prima linea

Prestarono servizio nelle infermerie delle carceri nei mesi difficili della pandemia, ora potranno studiare da operatori sociosanitari

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di Giambattista Anastasio

È stata pubblicata la delibera della Regione Lombardia che attua un emendamento al Bilancio lombardo promosso dal consigliere regionale Michele Usuelli (Più EuropaRadicali) e approvato all’unanimità dal Consiglio, per finanziare la formazione professionale in carcere, necessaria ai detenuti per conseguire la qualifica di Ausiliario Socio Assistenziale (ASA) o di Operatore Socio Sanitario (OSS).

Con il provvedimento varato lunedì e relativo all’"approvazione della convenzione tra Regione Lombardia e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per il riconoscimento di iniziative volte a finanziare i percorsi ASA e OSS a favore dei detenuti delle carceri lombarde", la Giunta ha stanziato i 120mila euro che garantiranno l’accesso al corso a circa 40 detenuti, in via prioritaria a coloro hanno prestato servizio lavorativo nei reparti Covid e nelle infermerie degli istituti di detenzione lombardi durante la pandemia in corso.

"Dall’inizio dell’emergenza sanitaria – spiega Usuelli – i reparti medici e gli ambulatori penitenziari hanno potuto avvalersi della disponibilità lavorativa dei detenuti che, durante questo periodo, hanno sviluppato competenze di buon livello e dimostrato particolare impegno e dedizione, a detta degli stessi medici penitenziari". "Se da un lato l’emendamento risponde al principio di premialità – prosegue il consigliere regionale di +Europa –, dall’altro l’ampia richiesta nei servizi sociosanitari pubblici e privati di queste figure professionali lo inquadra come iniziativa atta a promuovere il reinserimento e la rieducazione previsti dall’articolo 27 della Costituzione. Le professioni di OSS e ASA sono molto ricercate oggi nel mercato del lavoro, perciò i fondi stanziati configurano un investimento di grande efficacia, benché la somma sia contenuta". "La delibera della Giunta era l’ultimo atto del percorso burocratico che, come per tutte le nostre proposte approvate dal Consiglio regionale, abbiamo seguito dal primo all’ultimo passo – conclude Usuelli –. Non è automatico che i provvedimenti approvati, soprattutto se provengono da consiglieri di minoranza, trovino facile attuazione. Per noi è importante che il Governo della Lombardia porti davvero a compimento le disposizioni del Parlamento e non sconfessi gli impegni votati dall’Aula. Tale iniziativa è ovviamente replicabile in tutti i consigli regionali italiani".

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