Coronavirus, la scelta di Marina: "Torno a Milano per aiutare i miei genitori"

Impiegata di una multinazionale, poco più che trentenne, ha deciso di "usufruire delle ferie per un mese e di tornare a casa. Non me la sono sentita di lasciarli da soli"

La giovane è arrivata alla stazione Centrale di Milano

La giovane è arrivata alla stazione Centrale di Milano

Milano, 9 marzo 2020 - Non solo fuga verso Sud. C'è anche chi fa il percorso inverso, tornando a Milano per badare agli anziani genitori. In questi giorni di emergenza le storie sono tante, anche controcorrente. Se hanno sollevato non poche polemiche le notizie di chi ha provato a lasciare la Lombardia poco prima dell'istituzione della "zona arancione", c'è anche chi ha fatto una scela opposta. Una storia che passa - come altre in questi giorni - dalla stazione centrale di Milano, dove oggi ci sono pochissime persone, con i treni in arrivo quasi completamente vuoti.

Poco dopo i vari di accesso ai binari, in arrivo da Firenze, c'è Marina, impiegata di una multinazionale, poco più che trentenne, che ha deciso di rientrare a Milano per stare vicina ai genitori sessantenni. Marina ha deciso di "usufruire delle ferie per un mese e di tornare a casa dai miei genitori. Non me la sono sentita di lasciarli da soli, con il rischio che decidevano di uscire di casa e di contagiarsi". Con il mio "rientro a casa - aggiunge - almeno loro possono restare a casa e se sarà necessario uscire lo farò io. Certo chi ha tentati di lasciare la Lombardia ha avuto un istinto comprensibile ma è anche vero che non bisogna farsi prendere dal panico". Quello che "trovo indispensabile - conclude - è rispettare le regole che ci sono state indicate e stare a casa"

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