Cororonavirus: Collegio di Milano, 90 in quarantena

Dopo lo studentato della Bocconi isolato il campus interuniversitario di via San Virgilio: 34 i positivi

Controlli delle temperature e protocolli anti-Covid nelle università milanesi

Controlli delle temperature e protocolli anti-Covid nelle università milanesi

Milano, 17 ottobre 2020 - Trentaquattro studenti positivi al Coronavirus su una novantina di residenti: dopo la “Castiglioni” della Bocconi - con 190 persone in quarantena - è stato isolato un altro studentato, il Collegio di Milano di via San Virgilio, zona Barona, che accoglie studenti di tutte e sette le università milanesi. A decidere per la “quarantena di massa” l’Ats di Milano, dopo i primi tamponi positivi. "Per fortuna nessuno di loro è in situazioni critiche - spiega Stefano Blanco, direttore generale della Fondazione Collegio delle Università Milanesi - e due terzi degli studenti sono asintomatici". L’allerta è scattata con le prime febbri. A pieno regime il campus interuniversitario accoglie - per merito - 120 studenti ai quali oltre al posto letto offre attività culturali e formative, ora in modalità online. "Non tutti sono rientrati a Milano data la possibilità, con l’emergenza Covid, di seguire le lezioni a distanza - ricorda Blanco -. Sono presenti una novantina di studenti. Anche chi non è positivo resta in isolamento fiduciario perché considerato da Ats contatto stretto di positivi". Sono nelle loro camere e continueranno a seguire le lezioni da lì fino alla prossima settimana.

"Tutte le camere sono singole, hanno balconcino e bagno: da noi la situazione è privilegiata - continua il direttore -. Ci siamo organizzati con la ristorazione: si mangia in camera. Avevamo già un supporto psicologico, che è stato messo a disposizione, il medico è presente ogni giorno e abbiamo predisposto un foglio di collegamento elettronico per dare informazioni sanitarie e organizzative, con un programma delle attività e anche consigli di lettura e film". Si chiama “Isolamento del tesoro”. Intanto l’indagine epidemiologica è in corso: "Difficile risalire all’evento scatenante, tutti vanno in università, praticano sport o seguono attività extra - spiega Blanco -. Capiscono la situazione, sono responsabili. E questo ci aiuta".

In caso di tamponi positivi o in attesa dell’esito, anche le università si riorganizzano e spostano online lezioni che erano previste in presenza per circoscrivere gli eventi. È successo per esempio alla Statale - con i primi tre positivi - e in Iulm. Qui sono state messe a distanza cinque “classi”: si è deciso di optare per le “bolle”, come a scuola, più tracciabili. I gruppi - modello superiori - che non vengono in contatto con altri. E nei due studentati le camere sono diventate singole quest’anno: Cascina Moncucco - che a regime ospita 96 studenti - ne conta 40. In Santander posti dimezzati e - per sicurezza - si mangia in stanza. Due gli obiettivi: evitare contagi e cercare di salvare ove possibile le lezioni in presenza.

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