Emergenza Coronavirus, a Milano ceste sospese per chi è in difficoltà

L’iniziativa di venti donne di Dergano-Bovisa: "Chi ha metta, chi non ha prenda" la scritta in 8 lingue

Coronavirus: cesta sospesa di aiuti per chi ha bisogno

Coronavirus: cesta sospesa di aiuti per chi ha bisogno

Milano, 4 aprile 2020 - «Mettiamoci anche libri e giochi, perché non si puó mica pensare solo a mangiare!". Così un bambino ha voluto aggiungere nutrimenti per la mente e regalini personali nel cesto che insieme alla mamma ha calato dal balcone di casa con una corda. È uno dei 16 contenitori sparpagliati nel quartiere Dergano-Bovisa per l’iniziativa "Ceste sospese" ideata da una ventina di donne, ispirate dal "Panaro solidale napoletano", hanno appeso fuori dalle loro abitazioni ceste da riempire di prodotti alimentari e per l’igiene personale destinati a chi ne ha bisogno. Chiunque può regalare qualcosa. Il motto, come a Napoli, dove il primo "paniere" è comparso nei giorni scorsi in un palazzo di via Santa Chiara, è "chi ha metta, chi non ha prenda".

«Bella , poetica e solidale questa iniziativa, nata in quattro e quattr’otto tra splendide donne del quartiere che hanno sempre pensieri creativi e uno sbalorditivo senso pratico. E io son fiera di far parte di questa comunitá!", commenta una delle promotrici. I passanti possono donare qualcosa, se lo desiderano, riempiendo quelle custodie speciali. Chi ha bisogno, invece, può prendere. Impossibile non notare i cestini colorati ai balconi, legati alle ringhiere delle finestre al piano terra o sistemati negli atri delle abitazioni, ben visibili nelle vie Pietramellara 10, Leonardo Bruni 13, Legnone 79, Schiaffino 3, Durando 30, Conte Verde 27, Caianello 6, Davanzati 33, Maffucci 24, Guerzoni 42, Imbonati 74, Calabria 30, Candiani 29 e 131, Cialdini 34, piazza Schiavone 11.

Dentro è possibile inserire prodotti alimentari o per l’igiene personale, rigorosamente confezionati per evitare il contagio: pasta, riso, pelati, farine, latte, prodotti alimentari in scatola, ma anche sapone, shampoo, assorbenti. L’obiettivo è offrire un aiuto materiale a chi è rimasto senza lavoro a causa dell’emergenza sanitaria. Le Ceste sospese sono esposte con il cartello "chi può metta, chi non può prenda" in 8 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, arabo, cinese, filippino, rumeno). A sostenere l’iniziativa c’è una rete di realtà del quartiere: Mamusca, il caffè - libreria, il Nuovo Armenia, la cascina dove si svolgono attività culturali e sociali per favorire l’integrazione e dove sorgerà un cinema multietnico, Rob de Matt, il café-bistot che promuove l’inclusione sociale, il circolo Arci La Scighera, la Fondazione Condivivere, laboratorio pedagogico e negozio di prodotti alimentari biologici e di alta qualità. Per aggiungersi alle Ceste Sospese scrivere a info@mamusca.it.

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