Consumo di suolo, è allarme Il cemento che incombe: spada di Damocle sul territorio

Prosegue l’erosione di spazi naturali e superfici agricole, il Sud-Est ha perso altri 10 ettari. A Melegnano in arrivo un data-center, a San Donato edilizia pubblica e privata. E c’è l’ipotesi Toem

di Alessandra Zanardi

Consumo di suolo, "andiamo male": anche a livello locale prosegue l’erosione di spazi naturali, o superfici agricole a favore del costruito. A lanciare l’allarme è l’Osservatorio contro il consumo di suolo che raggruppa, sotto la regia del coordinatore Roberto Silvestri, 17 tra comitati e associazioni del Sud-Est Milanese interessati alla tutela del paesaggio. Nel report stilato dal sodalizio in base agli ultimi dati Ispra "nel 2021 il Sud-Est Milanese ha perso ulteriori 10 ettari di suolo, valore simile a quello del 2020. Il Comune peggiore è Paullo con 5,7 ettari. Tra i 15 Comuni della zona solo Colturano, Pantigliate, San Donato e San Zenone al Lambro non hanno consumato suolo in quell’anno". Le prospettive per il futuro non sono rosee, a partire da un Data center che è in arrivo a Melegnano e andrà ad occupare, secondo l’Osservatorio, oltre 200mila metri quadrati di suolo agricolo, pari al 4% dell’intero territorio di quel comune. Sempre a Melegnano potrebbe arrivare uno stabilimento della San Carlo, "che avrebbe un impatto anche maggiore - avvertono gli ambientalisti -.

A San Donato restano ancora aperti i due grandi interventi ipotizzati dalla precedente amministrazione: edilizia sia privata che pubblica sul Pratone e il programma Sport city life a Cascina San Francesco". A incutere timore è anche l’ipotesi della Toem, la tangenziale Ovest esterna lungo il tracciato Melegnano-Binasco. "Un progetto che la Regione ha già nel cassetto" e che porterebbe ad un’ulteriore erosione di spazi naturali. Al contrario, secondo l’Osservatorio, dovrebbe esserci più attenzione per la tutela del territorio e la conservazione dell’esistente, a partire dalle politiche urbanistiche adottate dagli enti locali. "La difesa del suolo va di pari passo con la tutela dell’agricoltura, del paesaggio e dei beni architettonici oggi oscurati da capannoni, da centri commerciali e insediamenti di logistica, che stanno crescendo come funghi sul territorio".

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