"Condannate gli affiliati al Barrio 18"

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Nove imputati devono essere condannati a pene comprese tra i 2 e i 10 anni di reclusione. Sono queste le richieste formulate oggi dal pm Francesca Crupi nel processo abbreviato a una banda di giovani di origine ecuadoriana, denominata "Barrio 18", che era stata smantellata nell’ottobre dello scorso anno con 17 arresti eseguiti dalla Squadra mobile milanese.

Davanti al gup Ileana Ramundo, altri sette imputati, invece, hanno chiesto patteggiamenti a pene tra 1 e 5 anni. Dalle indagini era emerso che gli appartenenti alla gang (una cosiddetta “pandilla“) dovevano giurare fedeltà seguendo le indicazioni di un manoscritto con 26 punti trovato, insieme ad altro, durante le perquisizioni. Nel documento erano elencate tutte le regole da rispettare senza sgarrare, altrimenti si rischiava di essere puniti, picchiati o anche uccisi. La banda, stando alle indagini, imperversava con furti e rapine (contestati anche i reati di associazione per delinquere e tentato omicidio) soprattutto a Limbiate, nel Milanese. E stava cercando, secondo l’accusa, di occupare gli spazi lasciati liberi dopo gli arresti di giovani di altre gang. La decisione del gup è prevista per l’11 maggio.

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