Sciopero Italfarmaco a Cinisello, i dipendenti contro il prolungamento dell'orario

La protesta degli addetti a Cinisello Balsamo (Milano): "L'azienda cresce e si espande con nuove acquisizioni e le nostre condizioni di lavoro peggiorano"

La manifestazione dei lavoratori Italfarmaco a Cinisello

La manifestazione dei lavoratori Italfarmaco a Cinisello

Cinisello Balsamo (Milano), 17 ottobre 2022 – “Abbiamo lavorato senza mai fermare la produzione durante tutta la pandemia e questo è il ringraziamento: condizioni peggiori”. I dipendenti di Italfarmaco, azienda italiana che opera nel settore farmaceutico e in quello chimico, hanno proclamato una giornata di sciopero oggi, lunedì 17 ottobre, davanti ai cancelli di via Dei Lavoratori. Sotto accusa c’è il nuovo orario, che la società ha deciso di introdurre senza passare per la concertazione con le sigle sindacali.

“Per garantire una produttività maggiore l’azienda vuole turni di otto ore, contro le 7,25 attuali, con 20 minuti di pausa. Per l’azienda questo assunto non si tocca – spiega Paolo Marozzi, Rsu -. La pausa pranzo si può fare a inizio o fine turno. Abbiamo chiesto di poterla fare almeno a metà giornata lavorativa, così da suddividerla, ma la risposta è stata negativa. A dicembre 2021, tra l’altro, è scaduto il contratto integrativo e l’azienda ha deciso di legare le due partite: se non diciamo sì al nuovo orario, salta la contrattazione interna”. Significa la 14esima, un pacchetto di 8 ore ad esempio per l’inserimento al nido dei figli, altri permessi. Per questo, stamattina alle 10, in via Dei Lavoratori, c’erano 180 lavoratori a protestare insieme a tutte le sigle, Cgil, Cisl e Uil, in un presidio che durerà fino alle 17.

“L’azienda guadagna, si espande e noi, che non abbiamo mai chiesto un aumento di stipendio, pensavamo che avremmo avuto condizioni di lavoro migliori, non peggiori. Se ci fosse crisi, se ci fosse stata una motivazione legata al caro bollette, capiremmo il momento difficile, invece non è così. E il rischio è che diventi un cambiamento strutturale da cui poi non si torna più indietro”. Duecento dipendenti nello stabilimento milanese di viale Fulvio Testi, altri 150 in quello di Cinisello, Italfarmaco ha chiuso il bilancio 2021 con ricavi per 775,3 milioni in crescita del 13,5% e ha anche acquisito Lacer Pharmaceuticals, una delle principali aziende in Spagna nel segmento della salute e dell’igiene personale.

“Di tutta risposta l’azienda ha anche toccato il premio di partecipazione, riducendolo di fatto del 50%. La società dice che è cresciuti l’assenteismo dell’11%, ma questo incremento è dovuto al Covid e in un reparto produttivo che non si è mai fermato è normale. Oggi il premio si basa sulla produttività e sulla presenza individuale: l’azienda vuole spalmare su tutti le malattie individuali. Quindi il mio mese di assenza dal lavoro va a pesare sul mio collega che ha fatto zero giorni di malattia. Abbiamo portato proposte alternative, ma ci sono state tutte bocciate: non c’è assoluta volontà da parte della dirigenza di sedersi attorno a un tavolo”.  

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