Cenacolo di Leonardo da Vinci, ecco tutte le novità

Nuovo bookshop, doppia zona filtro per aumentare il numero dei visitatori tutelando l’opera e guerra ai bagarini

Cenacolo Vinciano

Cenacolo Vinciano

Milano, 11 agosto 2018 - Dal nuovo bookshop alle due zone «filtro» che introducono al Cenacolo, all’aula didattica. Una ridistribuzione degli spazi che porterà ad un maggiore flusso di turisti e nello stesso tempo tutelerà l’opera del genio di Vinci grazie alla sofistica impiantistica e ai nuovi filtri. 

Stefano L’Occaso, direttore del Polo museale regionale della Lombardia-Mibact (il cui incarico scade in ottobre) ci illustra le novità? 

«I visitatori del Museo passeranno prima sempre dalla biglietteria in via Ruffini, poi entreranno nel Museo e sosteranno nella prima sala di attesa, il corridoio affrescato che si chiude con una porta a comando e oltre alla quale c’è già la prima zona filtro. La novità è che ci sono due zone filtro piuttosto ampie, il doppio rispetto al passato e che consentono l’accesso a 35 visitatori, poi a 40. Faremo anche una prova sperimentale con 40 persone con la mostra sui disegni di Leonardo facendole entrare ogni venti minuti. Anziché 30 ogni quindici. Ciò consentirà di sostare e guardare i disegni con più calma». 

Si riferisce alla mostra che sarà allestita con i disegni che provengono dalla Royal Collection, concessi in prestito dalla Regina?

«Certo, dall’11 ottobre al 13 gennaio 2019, Leonardo Da Vinci prime idee per l’Ultima cena, il titolo. Una volta giunti nel Refettorio ci saranno le teche super sicure con i disegni, sette fogli preparatori di mano di Leonardo e tre disegni dei suoi allievi. I visitatori usciti da lì attraverseranno un altro corridoio dove al termine non si incontra più il bookshop ma un’aula che destineremo ad approfondimenti, e di fianco a essa, un’aula per didattica museale. Infine il Bookshop, completamente rinnovato e arredato e i bagni ristrutturati, con servizi per i disabili. Tutto climatizzato. Nel 2019 con il nuovo bando sui servizi aggiuntivi (un bando da 29 milioni di euro come base di gara, gestito con Consip) sarà anche potenziata l’offerta di merchandising, sarà rinnovata l’offerta di pubblicazioni».

Avete previsto la sistemazione della piazza antistante alla Basilica?

«Questi lavori non dipendono da noi e verranno eseguiti dai Domenicani o dal Comune. Abbiamo richiesto però una maggiore segnaletica che spero si riesca a realizzare entro ottobre».

Che cosa si aspetta da questa nuova ridistribuzione degli spazi?

«Abbiamo calcolato un aumento del 16 per cento del pubblico nei primi due anni e del 33 nei secondi due. A parte la sperimentazione per la mostra, come deadline abbiamo febbraio 2019: partiremo da 30 a 35 per slot e dopo due anni i visitatori potranno aumentare stabilmente a 40 persone ogni quindici minuti».

Senza danni all’opera...

«Tutto parte da qui. Tutto ciò è reso possibile dalle nuove unità per il trattamento dell’aria che migliorano nettamente le condizioni conservative dell’opera. L’impianto è stato triplicato. E poi abbiamo infittito anche i controlli di conservazione sull’opera di Leonardo».

Sorvegliata speciale. Come?

«Affidandola alle cure dell’Istituto Superiore Centrale per il Restauro, istituto statale di fama mondiale. I restauratori hanno spolverato l’opera, effettuato il fissaggio di microscopiche particelle a rischio distacco e una mappatura dei problemi per impostare un programma pluriennale di manutenzione».

Resiste il bagarinaggio... 

«L’aumento della capienza va nella direzione del contrasto al problema dei bagarini. Nel bando di gara sono previste alcune misure anti bagarinaggio, come ad esempio la prenotazione di massimo cinque biglietti o i last minute».

Maggiori ingressi maggiori introiti per il Cenacolo. Previsioni?

«Dal 2015 è un crescendo, siamo passati dai 2 milioni e 241 euro ai 4 milioni 100 del 2017. Per il 2018 dovremmo toccare quasi 5 milioni, nel 2019 a 6 milioni e mezzo. Un risultato che è stato reso possibile dagli aumenti dei biglietti e dall’aumento medio dei visitatori nei musei in due anni, oltre che dal lavoro quotidiano di tutto il personale del Polo. Dal 2015 al 2017 siamo passati da 962 mila visitatori ad un milione e cento, parliamo del Polo che comprende dodici musei. Il Cenacolo da solo nel 2017 ha accolto 416 mila visitatori. Quest’anno, da giugno a tutto dicembre, grazie alle sponsorizzazioni, abbiamo aperture prolungate fino alle 22 il terzo sabato e la prima domenica del mese».

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