Cavezzali 11, altro incendio Uomo si lancia dalla finestra

Fiamme in un’abitazione dello stabile degradato, è il secondo in dieci giorni. Giù dal terzo piano un inquilino: atterrato su una tettoia, ha diverse fratture

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di Nicola Palma

e Marianna Vazzana

MILANO

Il secondo incendio nel giro di dieci giorni. Un uomo che rischia di morire lanciandosi da una decina di metri d’altezza e precipitando nel parcheggio interno. E uno stabile sempre più fuori controllo. Flash da via Cavezzali 11, l’edificio di nove piani in zona via Padova che da anni ormai rappresenta uno dei buchi neri della città. L’ultimo episodio in ordine di tempo è andato in scena martedì sera: attorno alle 22, è scoppiato un rogo di piccole dimensioni in un appartamento al terzo piano, probabilmente originato dall’impianto elettrico. Un abitante del palazzo è riuscito a spegnere quasi del tutto le fiamme con l’acqua delle manichette antincendio, prima dell’intervento definitivo dei vigili del fuoco. Nel frattempo, l’uomo che era in quell’abitazione, non ancora identificato dagli agenti delle Volanti perché sprovvisto di documenti, ha aperto la finestra e, non si sa se perché spaventato dal fumo o perché lì ci stava da abusivo (nella casa a soqquadro c’erano coperte, materassi e una bottiglia), si è buttato nel vuoto; per sua fortuna, la caduta è stata parzialmente attutita da un primo atterraggio su una tettoia di lamiera, che ha evitato che le conseguenze del volo fossero disastrose. Soccorso dai sanitari di Areu e trasportato in ospedale, i medici hanno riscontrato diverse fratture, guaribili in almeno 40 giorni.

Come detto, non è il primo caso in questo disgraziato inizio di 2023 per via Cavezzali 11: nella notte tra l’8 e il 9 gennaio, qualcuno ha dato fuoco ai cumuli di rifiuti abbandonati al quarto e all’ottavo piano, rendendo necessario lo sgombero precauzionale di una quarantina di persone. Dopo il maxi blitz dell’aprile 2018, quando la polizia era entrata in forze per smantellare quello che era diventato un vero e proprio fortino dello spaccio, l’ex residence Jolly è tristemente e rapidamente ripiombato nell’illegalità, nonostante i singoli alloggi continuino a finire sui siti di compravendite immobiliari a prezzi di mercato. Qualche giorno fa, l’amministratore ha gettato la spugna e presentato le dimissioni. Il testimone è stato raccolto da Fabio Fenaia, che punta a replicare in via Cavezzali 11 il modello che ha già funzionato per via Porpora 161: "Abbiamo fatto una prima riunione finalizzata ad avere al più presto una mappatura degli alloggi e l’elenco di tutti gli inquilini. Da capire se i proprietari abbiano già intrapreso l’iter per lo sgombero di chi è abusivo, altrimenti provvederemo noi. Il passo successivo sarà attivare un servizio di vigilanza notturna per evitare intrusioni e far sì che in reception ci sia un addetto a controllare ingressi e uscite. Riporteremo la legalità".

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