Genovese, indagato il braccio destro: "Danny" Leali nei guai per la droga

Milano, il vocalist di mister startup accusato di detenzione a fini di spaccio. Da Bali assicura: pronto a chiarire tutto

Alberto Genovese è accusato di avere violentato una ragazza di diciotto anni

Alberto Genovese è accusato di avere violentato una ragazza di diciotto anni

Milano, 12 dicembre 2020 - Si dice «sereno e pronto a chiarire ogni cosa che riguardi la sua posizione", non appena avrà terminato il lavoro nel suo locale di Bali, anzi, "le mie attività in Indonesia", fa sapere tramite diretta telefonica, Daniele Leali. È ufficialmente indagato da ieri il ‘Danny’, come lo chiamano tutti nell’ambiente dei party vip, il braccio destro di Alberto Genovese nell’organizzazione delle "feste pazzesche" in terrazza Sentimento, quelle in cui si è consumato l’orrendo stupro che ha portato quasi alla morte una diciottenne, aspirante modella. L’accusa per Leali è "detenzione ai fini di spaccio". Il sospetto degli investigatori, pm Rosaria Stagnaro e aggiunto Letizia Mannella, suffragato per ora dalle tante testimonianze delle ragazze giovani e belle che facevano da cornice alle serate, è che fosse lui il procacciatore della ormai famigerata "droga rosa", la "2CB" da quattrocento euro al grammo, di cui lo stesso manager Genovese faceva uso quotidiano, almeno dal 2016 e che, pare, fosse anche una delle attrazioni principali di Terrazza Sentimento, portata in giro su vassoi d’argento e offerta come champagne a tutti gli ospiti. Le "feste pazzesche" erano fatte di musica altissima, che ha portato a una lunga fila di esposti in procura, per cui Genovese è già stato rinviato a giudizio, sesso estremo, per cui, sempre Genovese è in carcere con l’accusa di sequestro di persona e stupro, e droga purissima e costosissima, regalata a tutti, per cui ora è indagato il ‘Danny’, il vocalist, noto imprenditore nel settore delle discoteche.

In un messaggio vocale inviato via Whatsapp al suo avvocato Sabino Di Sibio, Leali ha spiegato: "Il mio ritorno è previsto per il 19 dicembre. E qualora ci fosse necessità di essere ascoltato dai pm potrei rientrare prima. Finisco questa settimana le mie attività lavorative e continuo a fare quello che faccio da oltre 20 anni con tutte le problematiche relative a quello che sta accadendo in Italia". La procura fa sapere di attenderlo e di essere disponibile a sentirlo al più presto, il suo avvocato spiega, intanto, che al più presto verificherà la notizia di reato tramite la richiesta formale di iscrizione nel registro degli indagati. "Ritengo che sia stato un atto dovuto da parte degli inquirenti. Questo non sposta la natura scarsamente indiziaria del reato di cui sarebbe indagato il mio assistito". E ancora Di Sibio: "Smentisco comunque quanto dichiarato dalle ragazze che dicono di aver frequentato le feste. Un conto è portare la sostanza da fuori a dentro l’abitazione, un’altra è essere presente all’interno e consumarla assieme agli altri, limitandosi eventualmente a passarla". Gli investigatori stanno valutando, precisano "non per Leali", anche gli estremi dello sfruttamento della prostituzione, sempre sulla base di alcune testimonianze. Proprio due giorni fa è stata indagata anche la fidanzata di Genovese, la 25enne Sarah B., accusata di aver partecipato attivamente alle violenze sessuali che il suo uomo consumava con molte ospiti delle feste, fino allo stupro della diciottenne avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 ottobre, da cui è partita la denuncia. Quando Genovese è stato portato via in manette dal suo attico con vista piazza Duomo c’era anche lei: "Io lo amo e voglio stargli vicino".  

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