Dj Fabo morto, la Procura chiede l'archiviazione per Cappato

L'esponente radicale si era autodenunciato ed è indagato per aiuto al suicidio

Marco Cappato davanti alla stazione dei carabinieri di via Fosse Ardeatine

Marco Cappato davanti alla stazione dei carabinieri di via Fosse Ardeatine

Milano, 2 maggio 2017 - La Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione per Marco Cappato, l'esponente radicale e tesoriere dell'associazione Luca Coscioni indagato per aiuto al suicidio in relazione alla morte di Dj Fabo, accompagnato in auto da Cappato in una clinica di Zurigo dove si era poi tolto la vita con la pratica del suicidio assistito, il 27 febbraio scorso. La richiesta, formulata dai pm Tiziana Siciliano e Sara Arduini, dovrà ora essere valutata dal gip. Era stato lo stesso Cappato ad autodenunciarsi, presentandosi nella casarema dei carabinieri di via Fosse Ardeatine a Milano.

"Prendo positivamente atto della richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Milano dopo le indagini svolte nei miei confronti in merito alla morte di Fabio Antoniani - ha commentato Cappato -. In attesa della decisione del gip, posso confermare che è in corso e continuerà l'azione di aiuto alle persone che vogliono ottenere, in Italia o all'estero, l'interruzione delle proprie sofferenze, eventualmente anche attraverso l'assistenza medica alla morte volontaria in Svizzera". 

 

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