Caldaia rotta: pompe di calore nella materna

La scuola dell'infanzia Collodi a Cinisello Balsamo ha riaperto dopo la rottura della caldaia. Le aule sono state dotate di pompe di calore in attesa dell'installazione della nuova caldaia. Gli uffici comunali hanno garantito continuità nell'azione didattica.

Ha riaperto ieri la scuola dell’infanzia Collodi, dopo il weekend lungo forzato. Lunedì, infatti, l’istituto di via Saint Denis è dovuto restare chiuso, interrompendo le attività didattiche a causa della rottura della caldaia. L’ufficio tecnico è intervenuto e ora si sta procedendo, con somma urgenza, per ripristinare la situazione. Ieri gli alunni sono rientrati in aula, ma l’impianto sarà riavviato solo tra oggi e domani. "Contrariamente a quanto previsto, alcune difficoltà tecniche hanno reso impossibile l’installazione di una caldaia provvisoria a noleggio - ha spiegato il dirigente dell’Istituto comprensivo Paganelli Luigi Leo -. La soluzione adottata è stata pertanto quella di dotare di pompe di calore le aule delle quattro classi, in cui si svolgono la gran parte delle attività dei bambini. È stata inoltre garantita la fornitura di acqua calda. Non essendo tuttavia direttamente riscaldati l’atrio e l’aula laboratorio, non si escludono eventuali disagi, nonostante l’impegno del personale scolastico a tutelare il comfort dei bambini". Già lunedì l’Ufficio tecnico del Comune, per risolvere la situazione nel minor tempo possibile, ha provveduto a ordinare la nuova caldaia, che presumibilmente dovrebbe arrivare già ed essere operativa tra oggi e domani. Nel frattempo il plesso verrà appunto riscaldato con le pompe di calore per assicurare la normale attività nelle classi.

"Gli uffici comunali, in particolare l’ufficio tecnico, hanno prontamente reagito a quanto accaduto. Sono intervenuti con l’installazione delle pompe, per tamponare l’emergenza, in attesa che nei prossimi giorni venga installata la nuova caldaia - hanno commentato l’assessore all’Educazione e Infanzia Maria Gabriella Fumagalli e l’assessore ai Lavori pubblici, Francesco Scaffidi -. Pur nell’emergenza si fa di tutto per creare meno disagi e garantire continuità nell’azione didattica, riducendo al minimo il disagio per gli studenti, per le loro famiglie e per i lavoratori".

La.La.