Bussero, lavori metropolitana: la navetta Atm si ferma a 2 chilometri dall'abitato

Il neosindaco si fa portavoce delle proteste dei pendolari per il bus sostitutivo notturno che non può passare sul ponte napoleonico

Bussero (Milano), 27 giugno 2022 - Il bus sostitutivo serale ferma solo sulla Padana Superiore e a due chilometri dall’abitato: disagi per i pendolari della sera, e il nuovo sindaco si impegna, "pronti a riaprire il confronto con Atm". Istanze all’azienda dei trasporti in merito ai disagi prodotti dalla sospensione serale delle metropolitane erano state presentate nelle scorse settimane sia da alcuni cittadini che dall’amministrazione comunale uscente: "L’unica indicazione che i cittadini hanno avuto – dice il primo cittadino Massimo Vadori – è stata quella di rivolgersi al Comune, cui spetterebbe l’onere di istituire una navetta bis per mitigare il disagio. È tutto da vedere. E non penso si possa liquidare la questione in questo modo". Riguarda tutti i Comuni, in questi mesi, il disagio prodotto dalla sospensione della metropolitana 2 a partire dalle 22, l’orario in cui il cantiere mobile per la sostituzione dei binari inizia a muoversi sulle tratte cantierizzate ormai dall’ottobre scorso. L’orario notturno, ha sempre spiegato l’azienda, è stato scelto per evitare sospensioni del servizio. Per chi usufruisce della metropolitana la sera, ecco i bus navetta sostitutivi. Per ovvie ragioni seguono una traiettoria lineare senza aggirarsi nei Comuni.

La distanza dall’abitato è però importante a Bussero, dove i mezzi Atm si fermano al di là del Naviglio a causa impossibilità di passare sul vecchio, e piccolo, ponticello napoleonico. Chi "sbarca" la sera sulla Padana superiore deve macinare parecchia strada a piedi in zona non abitata, fra campi e aziende. Il sindaco uscente aveva già sollevato la questione, quello nuovo si appresta a riproporla: "Siamo stati sollecitati da molti cittadini, e a dire il vero non abbiamo gradito il modo con cui non si sia neppure aperto il confronto con l’azienda in merito a un problema oggettivo. Comprendiamo perfettamente – aggiungeì Vadori – che Atm, che pure pensiamo debba garantire un servizio che gli utenti pagano, non possa accompagnare ogni cittadino sotto casa. E siamo perfettamente consapevoli che un cantiere di questa importanza, fondamentale per l’ammodernamento della linea, non possa non provocare disagi. Detto questo, un confronto è indispensabile. Quanto all’ipotesi di accollarci come Comune il costo di un ulteriore mezzo di collegamento, gli uffici avanzano dubbi anche di ordine legale: non possiamo spendere denaro per qualche cosa che non è di nostra competenza".

 

 

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