Buscate, scoperto maxi laboratorio di marijuana: cinque arresti. Trovate armi e munizioni

Varese - Duro colpo al traffico di sostanze stupefacenti della Polizia di Stato di Gallarate che nel pomeriggio di ieri, al termine di una operazione lampo, ha arrestato una banda di albanesi e sequestrato due capannoni con all’interno un vero e proprio laboratorio di marijuana.

Dopo alcune ore di appostamento fra gli arbusti dell’ampio perimetro dell’edificio sospetto, le unità operative già predisposte a circondare l’area, osservando lo stato dei luoghi hanno potuto constatare un sospetto andirivieni dai capannoni da parte di cinque persone. Nella tarda mattinata di lunedì ha avuto inizio il blitz. L’irruzione degli agenti nel capannone ha colto di sorpresai cinque. La perquisizione ha consentito di rinvenire e sequestrare 1.176 piante di marijuana di altezza già superiore al metro, accuratamente impiantate in due ampie serre dotate di un elaborato impianto di illuminazione, irrigazione ed aereazione, idoneo a favorirne la rapida crescita. Fra le due serre, un vero e proprio laboratorio ben equipaggiato di macchinari atti all’essiccazione ed alla lavorazione finale delle piante. Nei locali, già imbustati, sono stati rinvenuti 15 chilogrammi di infiorescenze di marijuana pronte ad essere vendute ed immesse nel mercato illegale di stupefacenti, oltre ad altri circa 35 chili di fogliame essiccato.

All’interno del laboratorio, inoltre, gli agenti hanno trovato un piccolo appartamentino dotato di camera da letto con tv, bagno e annessa cucina, luogo di dimora di un probabile “custode” al quale, con ogni evidenza, era stato assegnato il compito di sorvegliare e presidiare l’illecita attività “imprenditoriale” destinata ad assicurare lauti guadagni; infatti, in questa dimora, è stata rinvenuta e sequestrata anche una pistola revolver “Smith & Wesson”, carica con 6 proiettili, e pronta all’uso, risultata rubata anni fa.  

Al termine della perquisizione, l’intero laboratorio è stato sottoposto a sequestro ed i cinque albanesi sono stati arrestati e portati in carcere a Busto Arsizio per rispondere, dinanzi alla competente autorità giudiziaria, dei reati di illecita produzione e detenzione dell’ingente quantitativo di droga, oltre ai reati di detenzione abusiva di armi e munizionamento e ricettazione.