Bus in fiamme a Milano, due in 5 giorni

Verifiche sul vano motore. Nessun ferito. Atm: fenomeno in calo

L'autobus incendiato in via Viotti

L'autobus incendiato in via Viotti

Milano, 21 giugno 2018 - Un autobus in fiamme. Fuoco nella parte posteriore del mezzo, colonna di fumo verso il cielo. È la scena che ha impaurito i cittadini ieri pomeriggio tra via Viotti e piazza Bottini, accanto alla stazione di Lambrate. Un’emergenza che per fortuna si è risolta in fretta; non c’erano passeggeri a bordo e nessuno è rimasto ferito.

Ma è il secondo autobus che s’incendia nel giro di cinque giorni: venerdì sera era toccato a un altro mezzo in via Rombon (non distante) in marcia verso il deposito, dove stava rientrando a seguito di una segnalazione di malfunzionamento. Anche in quel caso, nessun passeggero a bordo e nessun ferito. Ma fiamme altissime e odore acre avevano allarmato il quartiere. «Milano come Roma», tuona Silvia Sardone, consigliere comunale e regionale di Forza Italia. «Quando verranno consegnati i nuovi mezzi? Il sindaco Sala, prima di pensare all’aumento del biglietto, dovrebbe chiedere all’azienda maggiori controlli sul parco mezzi pubblici», sottolinea Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia in Comune. Ma i casi di incendio di bus, fanno sapere gli uffici Atm in una nota, sono in calo: dodici episodi accaduti nel 2010 e due nella prima parte del 2018 (dodici nel 2011, poi due casi nel 2015, uno nel 2016 e tre nel 2017).

Ieri i vigili del fuoco sono intervenuti in via Viotti con due squadre poco prima delle 16: a fuoco, la parte posteriore di un bus interurbano fermo al capolinea. Il conducente, spiega Atm, è subito intervenuto con gli estintori. Nel frattempo ha allertato la sala operativa per l’allarme ai pompieri. La vettura era appena stata ricollaudata, Atm sta procedendo a verifiche sul vano motore per individuare la causa delle fiamme; ad un primo esame, sembra esserci stato un problema all’alternatore. Anche in via Rombon, venerdì scorso, aveva preso fuoco un bus interurbano. Fuori servizio. E pure in quel caso l’autista aveva lanciato subito l’sos.

 

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