Milano e i suoi luoghi oscuri. Sul marciapiede di via Zamagna, in zona San Siro, nell’area verde di piazzale Gabriele Rosa, a Corvetto, di fronte alla stazione di Lambrate, in piazza Bottini, e persino, a tarda notte, nella centralissima via Pioppette, nei pressi delle Colonne di San Lorenzo, ci sono interi angoli inghiottiti dall’oscurità.
Spesso sono le fronde alte degli alberi a fare da schermo, bloccando il passaggio dell’illuminazione pubblica che in città non manca, essendoci circa 150 mila punti luce (con sistemi a led dal 2015). In altri casi, invece – rimarcano residenti e commercianti – è proprio la luce dei lampioni ad essere fioca. Il risultato è lo stesso: in quelle aree è "buio grigio delle strade milanesi" per dirla con Giorgio Scerbanenco. Senza una figura femminile, però, che si aggiri incarnando "un senso di avventuroso e di proibito" come nella pagina letteraria.
Nel mondo reale, l’oscurità offre solo spazi a chi vive di traffici illeciti. Succede in via Zamagna, terra di case occupate, spaccio e aggressioni, persino ai danni di un custode sociale, come successo l’anno scorso a quello del civico 4, Giuseppe, che nel suo primo giorno di lavoro era stato insultato e preso a bottigliate da un gruppo di ragazzi nel caseggiato Aler.
Nei punti d’ombra lungo il marciapiede che scorre a fianco dei palazzoni popolari e dell’ex asilo abbandonato da oltre 30 anni la sera è tutta un’attività frenetica di stranieri che prendono e nascondono bustine fra gli anfratti. "È droga" assicura una residente che chiede l’anonimato, per paura. "E non c’è solo quella. Qui c’è tanta violenza". Secondo una farmacista, "bande di ragazze rom" prendono di mira gli anziani del quartiere, derubandoli. Sono le chiome di alberi che oscurano i lampioni a generare un "buco nero" nell’area verde di piazzale Gabriele Rosa.
"Una maggiore illuminazione, con le potature, sarebbe un deterrente contro la piaga annosa del traffico di droghe" dice Stefania Migliavacca, titolare di una latteria e salumeria con quasi mezzo secolo di storia. "La situazione è critica anche in piazza Bottini perché non c’è una corretta manutenzione delle alberature.
Avevo già presentato un’interrogazione a novembre 2021 al “parlamentino“ sulla necessità di potare quei rami che ricoprono i punti luce ma nulla è stato fatto. E i coni d’ombra favoriscono solo malintenzionati", denuncia Mattia Ferrarese, tassista e consigliere di Municipio 3. In via Pioppette, minuscola traversa che collega Colonne di San Lorenzo col parco Papa Giovanni Paolo II (ex parco Vetra) l’oscurità è un problema che sorge di notte quando pizzeria, osteria e bar tirano giù la cler, spegnendo i faretti. "La luce dei lampioni è debole, c’è chi ne approfitta per usare la strada come toilette, o per commettere crimini" dice Domenico Bastone, titolare dell’osteria Fiaschetto, aperta da solo un anno.