Milano, buche in strada: oltre 5mila interventi al mese. E non basta

Polemica sul taglio alle risorse. Il Comune corre ai ripari raddoppiando il budget per il 2020

Buche sulle strade

Buche sulle strade

Milano, 23 dicembre 2019 - «Nei mesi di ottobre e novembre si sono realizzati più di 11mila interventi di copertura buche, il doppio dei circa 5.500 realizzati a ottobre e novembre 2018. Nel 2019 abbiamo avuto piogge intense e pari al doppio dello scorso anno, giungendo a novembre a 22 giorni di pioggia sui 30 di calendario: 3 su 4. Una situazione che mette in difficoltà le nostre strade già sottoposte ad un traffico molto intenso. Ma proprio per questo stiamo cercando di lavorare di più».

I numeri sono stati diffusi qualche giorno fa su Facebook dall’assessore alla Mobilità del comune di Milano, Marco Granelli. «Per il 2020 abbiamo previsto di impiegare il doppio delle risorse per la manutenzione strade, più di 35 milioni di euro, ma già oggi siamo impegnati in un lavoro straordinario» ha detto l’assessore. Tra i cantieri più recenti, l’assessore Granelli ha ricordato l’asfaltatura di alcuni tratti particolarmente rovinati di via Imbonati e via Pellegrino Rossi, di viale Fulvio Testi, via Circo. Nonché la manutenzione dei masselli di granito in via Beato Angelico e la sistemazione di altri in piazza Cavour.

La questione dei dissesto del manto stradale è diventata “calda“ anche a livello politico. Forza Italia aveva infatti confezionato un dossier lo scorso mese dal titolo emblematico «Perché nella città più ricca d’Italia non si aggiustano le strade». La risposta fornita dal capogruppo degli Azzurri, Fabrizio De Pasquale, è tranchant: «La spesa per la manutenzione stradale dai tempi della giunta Albertini si è quasi dimezzata, passando da 40 milioni di euro ai 27 milioni di quest’anno». La presenza di «18 addetti, in pratica 2 per municipio» per monitorare i cantieri su oltre 4mila chilometri di strade cittadini è un altro elemento da tenere in considerazione. «La qualità dei lavori eseguiti spesso risulta molto discutibile, tale da rendere deformate le strade a pochi mesi dall’intervento manutentivo; vogliamo fare qualche esempio? C’è da scegliere: corso di Porta Vittoria, via Lancetti, viale Marche, via Casoretto» rimarca De Pasquale.  Nel capoluogo lombardo dal 2016 al 2018 sono state avviate 5.218 pratiche con richiesta di risarcimento danni per incidenti stradali dovuti ai crateri. Le richieste di rimborsi sono in crescita: erano 1.665 nel 2016, sono diventate 2.037 nel 2018. «Ma sono in forte riduzione: nel 2018 sono stati rimborsati 595.363 euro a fronte di 1.393.572 euro del 2016; nello stesso periodo si è dimezzato l’importo medio, da 2.010 euro a 1.015 euro» dice De Pasquale.

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