Bresso, i residenti: "Miasmi insopportabili dal Seveso asciutto alle nostre case"

Non solo una pietraia riarsa e fortemente maleodorante, senza un rigagnolo che scende dalla Brianza, ma anche alcuni scarichi d’acqua fognaria nel greto del fiume

I caseggiati del supercondominio di via Papa Giovanni XXIII vicini al fiume

I caseggiati del supercondominio di via Papa Giovanni XXIII vicini al fiume

Bresso (Milano) -  Non solo una pietraia riarsa e fortemente maleodorante, senza un rigagnolo che scende dalla Brianza, ma anche alcuni scarichi d’acqua fognaria nel greto del fiume, poco prima della copertura di Milano. Non c’è proprio pace per il Seveso, che scorre per il suo ultimo tratto all’aperto al confine tra il territorio milanese e quello bressese: sulla sponda destra la vasca di laminazione sta prendendo sempre più forma, mentre su quella sinistra ci sono i caseggiati del Supercondominio, dal civico 37 al 43, di via Papa Giovanni XXIII. Come, soprattutto, non c’è pace per le circa 600 famiglie che vi risiedono, assediate ormai da un "odore acre e nauseabondo" di fogna che entra nei loro appartamenti.

Lo stato in cui versa il fiume è insopportabile: così, per la seconda volta in sole tre settimane, i residenti e gli attivisti del Comitato "No vasca" hanno scritto un’email ad Ats Milano e ad Arpa, allegando immagini del Seveso nella zona dei cantieri della vasca e in quella dove ci sono gli scarichi attivi, poco più a valle: "Le condizioni dell’alveo sono rimaste critiche allo stesso modo – scrivono i "No Vasca" –. C’è un forte impatto di odore, che si è esteso verso Milano. In via Ornato, l’intensità dei miasmi cresce, come riportano molti cittadini. Nonostante questa secca artificiale, gli scarichi del fiume sono purtroppo attivi, ma non c’è più l’acqua corrente ad attutirne l’impatto anche igienico, poiché, come tutti sanno, si tratta per la gran parte di scarichi fognari". Insomma, gli abitanti della zona sono molto preoccupati per "lo scarico di acqua sporca, marrone e maleodorante nell’ultimo tratto prima della tombinatura milanese – precisano i cittadini nell’e-mail –. Alle istituzioni competenti in merito alla gestione del fiume non è sembrato opportuno chiudere lo scolmatore di Paderno e lasciare fluire acqua per ripulire il greto. Questo odore acre e nauseabondo impedisce di sostare in via Ornato e sale verso i palazzi di via Papa Giovanni XXIII".

La richiesta del Comitato è di intervenire per la vivibilità della zona e per la salubrità del territorio, ripristinando l’acqua corrente nell’alveo del Seveso: "Purtroppo questo è lo stato del Seveso, tra zone di pietraie ormai essiccate e altre dove si concentrano gli scarichi fognari – conclude Matilde Minella, portavoce dei "No Vasca" –. Pensate cosa potrebbe accadere nel futuro: nella vasca ci sarebbero le acque del Seveso con altri scarichi di vario tipo. Il tutto sotto le nostre finestre!".

 

 

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