NICOLA PALMA
Cronaca

Blitz in casa Fürstenberg-Borromeo Maxi furto sventato dai domestici

Piazza Sant’Ambrogio, un ventitreenne è entrato dalla finestra e ha razziato gioielli, collane e indumenti. Poi l’intervento di una coppia di filippini e l’arresto dei carabinieri. Recuperato bottino da 250mila euro.

Blitz in casa Fürstenberg-Borromeo  Maxi furto sventato dai domestici

Blitz in casa Fürstenberg-Borromeo Maxi furto sventato dai domestici

di Nicola Palma

Si è infilato in quel palazzo di epoca duecentesca, fiore all’occhiello di piazza Sant’Ambrogio, forse immaginando solo in parte quello che avrebbe trovato. Ha provato a forzare una finestra del piano terra spaccandone il vetro, poi ne ha vista un’altra semiaperta ed è saltato dentro. Il marocchino Rachid Z., 23 anni compiuti a inizio luglio, ha iniziato ad aprire cassetti e ad arraffare tutto quello che si trovava davanti, ammassando il bottino in maniera disordinata in alcuni sacchetti di plastica.

Il colpo, non riuscito, è andato in scena qualche minuto dopo le 7 di giovedì nel palazzo che nel 2011 (dopo il matrimonio da favola all’Isola Bella del Lago Maggiore) è diventato la lussuosa dimora di Antonius Hugo Egon Prinz zu Fürstenberg, trentottenne principe dell’antica dinastia tedesca, e Matilde Borromeo Arese Taverna, trentanovenne erede della storica casata e allevatrice di cavalli. Il nordafricano, con piccoli precedenti e un ordine di espulsione alle spalle, si è impossessato di una decina di collane, d’oro e di perle, di un i-Pad, di vari gioielli (sia preziosi che di bigiotteria), di un orologio, di interi portagioie con il loro contenuto e persino di indumenti sportivi e bottiglie di alcolici. Tuttavia, non ha fatto i conti con una coppia di domestici filippini, che si stanno occupando della casa in questi giorni di vacanza dei proprietari e che Maltide ha di recente immortalato in una foto sui suoi profili social: Narciso ed Elma lo hanno colto in flagrante e sono riusciti a bloccarne la fuga. In pochi minuti, i carabinieri della stazione Duomo, di stanza nella vicina caserma di piazza San Sepolcro, sono arrivati e hanno preso in consegna il ventitreenne: nelle tasche aveva una fede marca Cartier con l’incisione "Antonius 11062011 (la data delle nozze, ndr)", che gli è valsa l’accusa di furto consumato e non solo tentato.

Arrestato e portato in camera di sicurezza, d’intesa con il pm di turno Bruna Albertini, ieri mattina è stato processato per direttissima: "Lavoro al mercato rionale con alcuni connazionali e mi danno 20 euro al giorno", si è limitato a dire il ragazzo, difeso d’ufficio dall’avvocato Francesco Tettamanzi. Il giudice Mariolina Panasiti ha convalidato il provvedimento e disposto la custodia cautelare in carcere. La refurtiva è stata interamente restituita: da un rapido inventario, al telefono con la Borromeo (in ferie col marito dai genitori di lui, a Donaueschingen), è stato stimato un valore approssimativo di 250mila euro.