di Luca Balzarotti  La rosa dei 95 parlamentari eletti in Lombardia è definita sia nei collegi plurinominali, sia in quelli uninominali. Ma per sapere chi rappresenterà la regione alla Camera dei deputati (64 seggi) e al Senato (31) bisognerà aspettare. Alcuni candidati, infatti, hanno vinto in più di un collegio e dovranno scegliere dove mantenere il seggio e dove cederlo al secondo classificato. I casi non riguardano solo i big, ma anche volti lombardi. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, è stata eletta alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1 ma anche nei due collegi plurinominali di Lazio e Sicilia e in Puglia. Se dovesse rinunciare al seggio lombardo, al suo posto entrerebbe a Montecitorio il secondo nome del listino di quattro presentato da FdI. Paola Frassinetti ha vinto in due diverse circoscrizioni lombarde: in Lombardia 1 (in Brianza) e in Lombardia 3 (Bergamo e Brescia). Così come la lombarda Lucrezia Mantovani, figlia d’arte (Mario Mantovani), si è imposta nel primo collegio plurinominale della circoscrizione 2 (Varese, Como, Lecco, Sondrio e 35 Comuni della Bergamasca) e nel collegio uninominale di Cologno Monzese, dove il seggio è assegnato col sistema maggioritario: è eletto chi vince il confronto con gli altri candidati. Stessa situazione per Laura Ravetto (Lega), vincitrice nell’uninominale di Legnano e nel primo collegio plurinominale di Lombardia 1. Come la Meloni, anche i leader di Pd, Enrico Letta - scelto in Lombardia 1 e in Veneto - e Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte (eletto in Lombardia, Sicilia, Puglia e Campania) dovranno scegliere. Doppio successo anche per Enrico Costa e per il valtellinese Mauro Del Barba, che ha conquistato il seggio in Lombardia 2 e Lombardia 4. Scenario analogo al Senato, anche se con meno casi di doppie vittorie. Emblematico quello di Daniela Santanchè, eletta nell’uninominale di Cremona e in due plurinominali della Lombardia. Più seggi anche per i big Silvio Berlusconi (uninominale a Monza) e Matteo Renzi, per Simona Malpezzi, Licia Ronzulli (uninominale a Como) e plurinominale e Ilaria Cucchi.

Cronaca

di Luca Balzarotti 
La rosa dei 95 parlamentari eletti in Lombardia è definita sia nei collegi plurinominali, sia in quelli uninominali. Ma per sapere chi rappresenterà la regione alla Camera dei deputati (64 seggi) e al Senato (31) bisognerà aspettare. Alcuni candidati, infatti, hanno vinto in più di un collegio e dovranno scegliere dove mantenere il seggio e dove cederlo al secondo classificato. I casi non riguardano solo i big, ma anche volti lombardi. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, è stata eletta alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1 ma anche nei due collegi plurinominali di Lazio e Sicilia e in Puglia. Se dovesse rinunciare al seggio lombardo, al suo posto entrerebbe a Montecitorio il secondo nome del listino di quattro presentato da FdI. Paola Frassinetti ha vinto in due diverse circoscrizioni lombarde: in Lombardia 1 (in Brianza) e in Lombardia 3 (Bergamo e Brescia). Così come la lombarda Lucrezia Mantovani, figlia d’arte (Mario Mantovani), si è imposta nel primo collegio plurinominale della circoscrizione 2 (Varese, Como, Lecco, Sondrio e 35 Comuni della Bergamasca) e nel collegio uninominale di Cologno Monzese, dove il seggio è assegnato col sistema maggioritario: è eletto chi vince il confronto con gli altri candidati. Stessa situazione per Laura Ravetto (Lega), vincitrice nell’uninominale di Legnano e nel primo collegio plurinominale di Lombardia 1. Come la Meloni, anche i leader di Pd, Enrico Letta - scelto in Lombardia 1 e in Veneto - e Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte (eletto in Lombardia, Sicilia, Puglia e Campania) dovranno scegliere. Doppio successo anche per Enrico Costa e per il valtellinese Mauro Del Barba, che ha conquistato il seggio in Lombardia 2 e Lombardia 4. Scenario analogo al Senato, anche se con meno casi di doppie vittorie. Emblematico quello di Daniela Santanchè, eletta nell’uninominale di Cremona e in due plurinominali della Lombardia. Più seggi anche per i big Silvio Berlusconi (uninominale a Monza) e Matteo Renzi, per Simona Malpezzi, Licia Ronzulli (uninominale a Como) e plurinominale e Ilaria Cucchi.

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