Basilio Rizzo: "Non mi ricandido"

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Tra i nomi in lista per la corsa al consiglio comunale alle elezioni amministrative non ci sarà quello di Basilio Rizzo (nella foto), consigliere di Milano in Comune. Dopo trentotto anni tra i banchi di Palazzo Marino, lo storico esponente della sinistra milanese ha deciso di "lasciare il passo", per declinare il suo impegno politico "in altre forme". "Sono entrato per la prima volta in consiglio nel 1983" con Democrazia Proletaria, racconta Rizzo "e credo di poter dire che con coerenza ho portato avanti le mie battaglie fino a oggi. Ma è arrivato il momento di lasciare il passo. In fondo credo di avere già dato. Spero di lavorare per la collettività in altre forme". Per questo Rizzo annuncia che "non sarò io a candidarmi né come sindaco né come consigliere comunale. Darò il mio appoggio e il mio aiuto a chi si candiderà ma non ci sarò più io in prima fila". Tra i consiglieri più ‘longevi’, Rizzo ricorda "Riccardo De Corato, entrato in consiglio comunale due anni dopo di me. Se dovesse ricandidarsi batterà il mio record. Ci siamo sempre confrontati con rispetto, pur avendo idee diverse e portando avanti battaglie diametralmente opposte". De Corato, assessore regionale alla Sicurezza, è tornato tra i banchi del consiglio comunale nel gruppo di Fratelli d’Italia, subentrando a Stefano Parisi, candidato per il centrodestra alle scorse elezioni comunali, che ha lasciato il posto.

Basilio Rizzo lascia quindi ma non lesina critiche: "L’accordo tra Sala e i Verdi non so su che basi si sia trovato - dice - per quanto il sindaco si dica attento alle tematiche ambientali, quello che è stato fatto in questi cinque anni dice il contrario. Sulle cose fatte non c’è stato rispetto per le tematiche ambientali e quelle legate al Verde". Se sul contrasto "al neofascismo mi trovo vicino alle posizioni del sindaco e su quello che ha fatto durante la sua amministrazione, per quanto riguarda il verde, Sala non ha realizzato quanto ha propagandato - rincara - ha detto che avrebbe piantato più alberi, ma di fatto si è sempre e solo discusso di quelli che avrebbe tagliato". Quindi, come già annucniato, "non faremo parte al primo turno della coalizione che sosterrà Sala.

Al primo turno vogliamo offrire un’alternativa per mettere in chiaro quanto e cosa vogliamo per la città".

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