GIULIA BONEZZI
Cronaca

Bagarre al Pirellone sulla triptorelina. La destra approva (un’altra) mozione

Testo stravolto dalla Giunta. Il leghista Caparini insulta il civico Paladini: espulso

Bagarre al Pirellone sulla triptorelina. La destra approva (un’altra) mozione

Bagarre al Pirellone sulla triptorelina. La destra approva (un’altra) mozione

Alla fine è stata approvata - coi soli voti della maggioranza di centrodestra, 42 sì a 25 no, scrutinio segreto su richiesta dell’opposizione - la controversa mozione sull’utilizzo off label della triptorelina per sospendere lo sviluppo puberale in adolescenti con disforia di genere. Ma approvata in una formulazione del tutto stravolta su richiesta della Giunta regionale, che per bocca del sottosegretario Mauro Piazza (in sostituzione dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso) ha espresso un parere formalmente favorevole ma ha proposto, e subito ottenuto dalla prima firmataria, la leghista Alessandra Cappellari, di riscrivere la mozione da zero.

Via la richiesta di vietare la prescrizione della triptorelina off label in Lombardia (All’interno dei paletti stabiliti dall’Aifa nel 2019 fa parte "dei livelli essenziali di assistenza" e "l’autorizzazione è in capo all’Agenzia del farmaco, la Regione non ha la potestà di limitarla", ha chiarito il sottosegretario). Via la proposta, addirittura, di "valutare un’eventuale modifica alla legge 648 del 1996", cioè alla normativa generale sulla prescrizione fuori etichetta, con l’ok dell’Aifa, di farmaci concepiti per altre patologie "che ha salvato la vita a molti pazienti", ricorda la consigliera di Italia Viva Lisa Noja.

E via pure la richiesta di chiedere al Ministero "l’avvio di una ricognizione presso le Regioni" sulle prescrizioni di triptorelina in casi di disforia di genere e "l’attivazione di un tavolo ministeriale di tecnici ed esperti finalizzato all’elaborazione di nuove linee guida", semplicemente perché entrambi esistono già: il testo finale della mozione, come emendato da Piazza, si è ridotto a impegnare la Regione a "sostenere" e "supportare" le due cose. "Svuotandola di fatto", traduce Noja, che con tutta l’opposizione, dal Patto civico al Pd ai 5 Stelle, ha mantenuto il voto contrario bollando la mozione come una pretesa della politica di sostituirsi alla scienza, intervenendo "in maniera approssimativa su un tema delicatissimo".

Un’operazione "ideologica", anche perché (come confermato da Piazza) non risulta che alcuno dei centri autorizzati per la disforia in Lombardia prescriva a minori la triptorelina, e anche "transfobica" secondo il consigliere del Patto civico Luca Paladini (nella foto), che appena presa la parola in aula è stato contestato dal leghista Davide Caparini con toni così scomposti (si è sentito distintamente "pezzo di m.") che il vicepresidente del Pd Emilio del Bono, che presiedeva la seduta, dopo aver dato inutilmente all’esponente del Carroccio l’opportunità di scusarsi l’ha sospeso dall’aula per il resto della giornata. E pensare che Caparini, ha voluto ricordare la collega Cappellari, era nel cda dell’Aifa cinque anni fa, quando l’Agenzia del farmaco autorizzò l’utilizzo off label della triptorelina per gli adolescenti con disforia di genere a carico del servizio sanitario nazionale.

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