"Attente a come vestite" L’assessore si scusa: non era mia intenzione colpevolizzare le ragazze

"Mi scuso con tutte le donne che si sono sentite offese". A una settimana dal post bollato come sessista quello di spiegazione dell’assessore alla Sicurezza e all’Istruzione Gianluigi De Sanctis. La bufera era esplosa nello scorso weekend con la condivisione, sul sito istituzionale dell’assessore, di un intervento dello scrittore Roberto Parodi a proposito del dibattito sul catcalling: "Care ragazze, il fatto che possiate vestirvi come cubiste non significa che sia intelligente farlo". L’iniziativa dell’assessore aveva suscitato sdegno e richieste di ritiro delle deleghe e una presa di distanza formale anche da parte di sindaco, presidente del consiglio comunale e altri esponenti della maggioranza. "Nel mio post riportavo un consiglio che un padre dà mille volte alla propria figlia, ovvero: ‘Stai attenta’. Il mio intento era quello di accendere i riflettori su un argomento particolarmente delicato. Purtroppo lo riconosco, l’ho fatto nel modo sbagliato. Non ho mai pensato di colpevolizzare le vittime".

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