Ascensori fuori servizio alla stazione di Porta Garibaldi, disabile portato a braccia

È accaduto ad Andrey Chaykin nella stazione ferroviaria di Porta Garibaldi Rfi: chi ha bisogno di supporto per viaggiare lo deve segnalare in anticipo

Andrey Chaykin

Andrey Chaykin

Milano, 6 agosto 2020 - Gli ascensori fuori servizio e tre rampe di scale per raggiungere il passante ferroviario. È l’ostacolo (insormontabile) che Andrey Chaykin, disabile motorio, ha dovuto affrontare alcune sere fa alla stazione di Porta Garibaldi. Una situazione alla quale si è aggiunta l’impossibilità – denunciata dallo stesso Andrey - di trovare un operatore, tanto che il giovane è stato costretto a chiedere l’aiuto di alcuni passanti per farsi trasportare in carrozzina fino al piano sotterraneo.

La disavventura ha convinto Andrey, che fa parte della community di “Disabili Pirata”, ad alzare la voce e segnalare quanto accaduto attraverso un video su Facebook che in pochissimi giorni ha ottenuto quasi sedicimila visualizzazioni. "Avevo semplicemente deciso di passare una serata a Milano con la mia ragazza - ha raccontato - siamo arrivati nel pomeriggio e la sera siamo tornati in stazione per rientrare a casa. Non erano neppure le 22.30 e abbiamo trovato quasi tutti gli ascensori di Porta Garibaldi fuori servizio. Con l’unica eccezione di quello situato della hall principale. Ho provato a interpellare l’addetto ma nessuno ha aperto e solo grazie all’intervento di alcune brave persone siamo riusciti a raggiungere il passante. La considero un’offesa ai disabili che non è accettabile nella Milano del 2020. Tra l’altro i tre ascensori dei binari 14, 15 e 20 sono guasti ormai da tempo. Le segnalazioni si sono ripetute eppure nulla è cambiato". Una situazione di degrado – quella dei piani inferiori di Porta Garibaldi (stazione che in teoria figura tra i fiori all’occhiello del trasporto milanese) – che su queste pagine era stata posta in evidenza anche durante lo scorso mese di gennaio.

Interpellata sulla questione, Rete Ferroviaria Italiana ha però puntualizzato come i viaggi che richiedono assistenza da parte del personale (parliamo di disabili ma anche di anziani, donne incinta o in generale persone con difficoltà motorie) debbano essere "prenotati" con un congruo anticipo - parliamo di 12, 24 ore - attraverso le cosiddette “Sale Blu“, presenti nelle stazioni milanesi e non solo, così da gestire al meglio il viaggio della persona in questione. Per quanto riguarda gli ascensori di Porta Garibaldi, invece, Rfi ha spiegato che di norma dovrebbero spegnersi solo alle 23.30, confermando, però, che alcuni elevatori sono effettivamente guasti, e si attende l’intervento manutentivo. Una spiegazione che non ha convinto Andrey: "Nel 2020 un disabile non è libero di muoversi come e quando vuole, ma deve prenotare. Questa storia deve finire. Sono tante le realtà che nel passato, anche recente, hanno segnalato queste problematiche alle istituzioni, eppure nulla è cambiato".

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