Area ceduta a Vastint "Nessun colosso qui"

Il sindaco Micheli rassicura i sanfelicini: né Ikea né logistiche. I 100mila metri quadri edificabili. portano 4mila abitanti potenziali

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di Barbara Calderola

L’operazione immobiliare di Cassa depositi e prestiti ha tolto il sonno ai sanfelicini. Ma il sindaco Paolo Micheli sgombera subito il campo da equivoci: "Nessuno costruirà un’Ikea alle porte della città, o uno stadio, o un polo logistico". Il dubbio del quartiere-modello, "studiato ancora dai futuri architetti del Politecnico", è sorto appena si è saputo che il ministero aveva venduto 253mila metri di terreno a due passi da Linate a Vastint, il fondo che investe i guadagni del panzer svedese del mobile low-cost "ma con impieghi diversi da nuovi store", assicura il primo cittadino. Il nome della società a Segrate è familiare, l’area al centro del caso che si porta in dote 100mila metri quadrati edificabili, cioè 4mila potenziali nuovi abitanti, è un’eredità del “piano Westfield”, il centro commerciale di lusso congelato dalla pandemia". "Alla nuova proprietà chiederemo un intervento di qualità, li incontreremo a breve – annuncia Micheli – siamo in una zona fra le più infrastrutturate del Paese, fra tangenziali, treni e presto la nuova fermata Idroscalo della metropolitana 4. Qui erano previste tre destinazioni: residenziale, terziario, commerciale". Una cosa è certa: "Qualsiasi costruzione sarà carbon-free e rispettosa della storia della frazione: bisognerà tener conto del ruolo di San Felice. Si ricomincia dal vecchio progetto del 2009. L’essenziale è che ci poniamo nel solco della sostenibilità, in tutti i sensi". Non potrebbe che essere così per la città del Chilometro verde che a novembre ha preso la parola a Glasgow davanti ai grandi della Terra al vertice contro il cambiamento climatico per illustrare il progetto di rinascita della Cassanese. "Siamo di fronte a un’altra eredità della vecchia amministrazione, il Piano di governo del territorio del centrodestra prevedeva un boom della popolazione: 20mila cittadini in più e l’area ceduta a Vastint era un tassello del puzzle. Il nostro compito è proteggere la nostra vocazione green e anche chi si trasferisce qui da Milano: buona borghesia che rinuncia alle comodità del centro per una realtà tagliata su misura per famiglie: passeggiate tutti insieme, vita all’aria aperta e piste ciclabili. Se ci allontanassimo da questo modello, tradiremmo la nostra natura".

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